Tel. +39 075 894 49 49

Ritardi e voli cancellati: cause eccezionali possono negare un risarcimento

Nel caos di questa estate turbolenta per i viaggi, in mezzo a ritardi e cancellazioni di voli negli aeroporti di tutta Europa, una recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea arriva a stabilire alcune cause «eccezionali» per cui il viaggiatore non ha diritto al risarcimento del volo cancellato.

Vediamo quali sono.

Un esempio di causa «eccezionale»

Il caso che ha ispirato la sentenza della Corte di Giustizia europea è quello di un volo in partenza da Lisbona e soggetto a varie coincidenze prima di arrivare a destinazione: un guasto nel sistema di rifornimento di carburante all’aeroporto di Lisbona ha portato a mancare le coincidenze con conseguenti disagi per i passeggeri.

Quando questi hanno chiesto un risarcimento, secondo il regolamento n. 261/2004 in materia di ritardi e cancellazione di un volo, si sono visti respingere la richiesta dal vettore: questo sosteneva, infatti, che il guasto del sistema di rifornimento dell’aeroporto non sia da imputarsi alla compagnia.


Leggi anche: COSA FARE IN CASO DI SCIOPERO, RITARDO O CANCELLAZIONE DEL VOLO


La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea

Non spetta al vettore risarcire i passeggeri se la cancellazione o il ritardo sono dovuti a «circostanze eccezionali» che non si sarebbero potute evitare «neanche se fossero state adottate tutte le misure del caso».

Secondo la sentenza, dimostrato che la fase di rifornimento «sfugge completamente al controllo effettivo del vettore aereo interessato», questa può essere considerata parte delle circostanze «eccezionali».

Spetta alla compagnia, però, dimostrare di aver adottato tutte le misure adeguate per ovviare alle conseguenze negative sui passeggeri, per esempio fornendo un volo alternativo, in termini di rapidità e confort alle vittime di ritardi o di cancellazioni.

Questo post Ritardi e voli cancellati: cause eccezionali possono negare un risarcimento é pubblicato da Immobiliare.it.