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A sud della provincia di Pavia, nella zona del Monte Lesima esiste una riserva naturale ancora poco conosciuta ma in via di rilancio da parte delle amministrazioni locali. Si tratta di un’area dell’alta collina pavese costellata di borghi abbandonati e chiese sconsacrate tra le cui crepe crescono fiori rari, attrazione per oltre 150 specie di farfalle. Se, nel nostro Paese, alcuni “borghi fantasma” vengono messi in vendita per poterli ristrutturare, salvandoli dalla distruzione, ve ne sono altri che volontariamente vengono lasciati immobili, fermi a testimoniare un passato lontano e cristallizzato dal tempo. Un esempio è quello della frazione di Brallo di Pregola, all’interno della riserva naturale e conosciuta come Rovaiolo Vecchio.
Il sindaco e la regione si sono impegnati per mettere in sicurezza le poche casette che componevano il centro e la chiesa ormai assalita dai rampicanti. La ristrutturazione sarà conservativa, scrive il Corriere della Sera, poiché andrà salvaguardata la storia rurale di questo borghetto, abitato dai contadini che operavano nella zona. Le vicende che hanno portato all’abbandono di Rovaiolo sono alquanto singolari: nel 1960 la prefettura, registrando degli strani movimenti del Monte Lesima, aveva fatto evacuare i pochi abitanti per un imminente rischio frana. Ebbene, la catastrofe non si verificò ma nessuno fece ritorno alle sue case. Oggi chi riesce ad aggirarsi per le viuzze abbandonate, attratto molto spesso da storie di fantasmi che si aggirerebbero per il paesino, può ancora osservare piatti abbandonati sui tavoli, credenze colme di stoviglie, panni stesi e altri utensili contadini utilizzati all’epoca. Si possono ancora distinguere, oltre al campanile, anche l’abbeveratoio e il vecchio forno del paese. Per Rovaiolo non si cerca una nuova vita, il suo destino sembra essere quello di diventare un vero e proprio museo rurale a cielo aperto.
Fonte: https://www.immobiliare.it/news/rovaiolo-da-borgo-fantasma-a-museo-a-cielo-aperto-29479