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Salario minimo europeo: cosa è e come funziona?

Salario minimo per i lavoratori in Europa: sono stati fissati i criteri ma, per gli stati membri, non esiste alcun obbligo di adottarlo (entro due anni dalla legge).

Di cosa si tratta e come funziona? Facciamo chiarezza.

Cosa è il salario minimo

Nella notte tra il 6 e il 7 giugno è stato varato un provvedimento che “nel pieno rispetto delle diversità nazionali” – dichiarano le istituzioni europee – “favorirà salari minimi adeguati nell’Ue e lo sviluppo della contrattazione collettiva“.

Attenzione, però, a non fare confusione: ciò non significa che tutti i lavoratori europei avranno un salario uguale in tutti i paesi, né tantomeno un minimo pari.

La direttiva è orientata a regolamentare gli step per assicurare l’adeguatezza dei salari minimi nei Paesi dove già ci sono e, in quelli dove non c’è un salario minimo, ci si pone l’obiettivo di promuovere la contrattazione collettiva, per assicurare un salario adeguato a tutti i lavoratori.

Quali sono i punti della proposta? Tra i tanti, anche tenere far esistere un rapporto tra i salari e l’inflazione.

Quali paesi europei prevedono già un salario base?

Il salario minimo in Europa è una realtà per 21 Paesi su 27: esclusa è l’Italia, assieme a Danimarca, Finlandia, Austria, Svezia e Cipro.

Per gli altri 21, però, non esiste un cifra uguale per tutti: si parte dai 332 euro (al mese) in Bulgaria, agli oltre 2.000 al mese del Lussemburgo. Per questi Stati, l’idea sarebbe quella di aggiornare questi stipendi almeno ogni 2 anni.


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Salario minimo in Italia

Il provvedimento, che ora dovrà passare alla Commissione Lavoro e Affari sociali e, poi, essere sottoposto al voto in Parlamento europeo, potrebbe indurre l’Italia a una adozione; nel nostro Paese è, infatti, in corso un dibattito su come fortificare il sistema di contrattazione collettiva.

Salario minimo: la media degli stipendi nei 21 Paesi europei aderenti

Ecco a quanto ammontano i salari minimi nei paesi europei (dal più alto al più basso dei minimi):

  1. Lussemburgo: minimo 2.256,95 euro.
  2. Irlanda: 1.774,50 euro.
  3. Paesi Bassi: 1.725 euro.
  4. Belgio: 1.658,23 euro
  5. Germania: 1.621 euro
  6. Francia: 1.603,12 euro
  7. Spagna: 1.125,83 euro
  8. Slovenia: 1.074,43 euro
  9. Portogallo: 822,50 euro
  10. Malta: 792,26 euro
  11. Grecia: 773,50 euro
  12. Lituania: 730 euro
  13. Polonia: 654,79 euro
  14. Estonia: 654,00 euro
  15. Repubblica Ceca: 651,70 euro
  16. Slovacchia: 646 euro
  17. Croazia: 623,70 euro
  18. Ungheria: 541,73 euro
  19. Romania: 512,26 euro
  20. Lettonia: 500 euro
  21. Bulgaria: 332,34 euro

I Paesi che sono cresciuti di più?

Romania e Lituania sono i Paesi dove i salari minimi sono aumentati maggiormente in dieci anni: nel 2012, erano infatti, sotto i 250 euro al mese.

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