Al via il cantiere dei lavori di restauro delle scuderie De Montel a Milano, vicino allo stadio Meazza di San Siro.
I dettagli del progetto
Si tratta del primo progetto del concorso Reinventing cities pronto a diventare reale: già ad aprile, infatti, il cantiere ha preso il via con i primi interventi di bonifica tesi alla rimozione di tutti i detriti e i rifiuti ippici accumulati nel terreno, dopo anni di utilizzo come scuderia dell’Ippodromo San Siro di Milano.
Oggi invece sono partiti i lavori per la realizzazione del progetto di Vicom firmato dallo studio Marzorati architettura J+S che ha vinto il concorso Reinventing Cities nel 2019, appena prima del fermo causato dalla pandemia. Sembrava infatti non potesse concretizzarsi mai questo momento che invece è arrivato anche grazie all’impegno e alla passione dei professionisti coinvolti e nonostante le difficoltà causate dal rincaro dei costi delle materie prime, dall’approvvigionamento delle stesse e dalle incertezze causate dalla guerra russo ucraina.
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La dichiarazione dell’architetto Marzorati
Come spiega l’architetto Giancarlo Marzorati: “L’entusiasmo e le ambizioni sono rimaste immutate nonostante le difficoltà. Vogliamo creare un’oasi di riposo, un luogo ameno ed elegante dove anche una città sempre in movimento come Milano possa trovare la sua nuvola di pace, benessere e intimità, restituendo le atmosfere dell’epoca tra elementi naturali sensoriali, tattili e olfattivi».
Da Ippodromo a spa Termale
Il progetto di recupero e nuova destinazione d’uso delle ex Scuderie De Montel vede la realizzazione di un cosiddetto Teatro delle Terme una struttura fatta di percorsi benessere, sia all’aperto sia al chiuso, inserita nell’architettura anni ’20 magnifica espressione dello stile liberty. Le scuderie furono costruite dal nobile banchiere Giuseppe De Montel e rappresentano una unione tra lo stile liberty milanese e quello francese delle scuderie del duca di Chantilly dove sorge un ippodromo internazionale.
Dagli anni ’80 l’intera area diventa di proprietà del Comune, che lascia l’area nel degrado.
La vera svolta arriva nel 2007 quando fu scoperta una fonte di acqua sulfurea a 290 metri sotto il suolo: inizia così l’iter fatto di permessi e indicazioni date dalla Soprintendenza della Belle Arti per poter realizzare le nuove terme milanesi, tra spazi al chiuso e all’aperto.
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Le caratteristiche del progetto
La realizzazione delle terme è resa possibile dalla partnership tra pubblico e privato che ha permesso di realizzare un grande progetto in linea con i requisiti ambientali e sociali richiesti dal Bando Reinventing Cities ovvero:
- bassi consumi di energia;
- materiali sostenibili e riciclabili;
- minimo impatto urbanistico;
- rigenerazione urbana;
- fruibilità agevolata a servizio dei milanesi.
Il bando Reinventing Cities è stato pubblicato nel 2019. Il cantiere di bonifica è iniziato nel 2021 e i lavori dovrebbero concludersi nel 2023.
Il progetto delle terme milanesi
Le Terme di Milano sorgeranno su un’area di circa 16mila metri quadrati di cui circa 7mila destinati alla realizzazione del «parco-anfiteatro», con una collina in stile cenotes messicani per raccogliere l’acqua piovana.
Un grande giardino interno occuperà circa 4mila metri quadrati e gli ultimi 5mila saranno occupati dall’edificio chiuso che verrà completamente ristrutturato mantenendo però viva la memoria storica, tra volte, corti e porticati realizzati in pietra locale, il ceppo dell’Adda, e piastrelle made in Italy per le vasche e la pavimentazione degli spazi benessere.
Non mancheranno aree destinate alla ristorazione, sale meeting e anche un orto a km zero.
di Giovanna Ferraresi
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