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SCIA edilizia: come può tutelarsi il vicino di casa?

Se a seguito della presentazione di SCIA edilizia un privato si sente danneggiato dall’intervento, può tutelarsi, e in che modo?

Cos’è la SCIA

La SCIA edilizia è un istituto che consiste nella segnalazione certificata di inizio attività.

In caso sussistano tutti i presupposti previsti dalla legge, il privato, effettuata la presentazione della SCIA, è automaticamente autorizzato a costruire, senza che sia necessario ottenere l’atto amministrativo.

L’introduzione di questo istituto ha la finalità di garantire una maggiore liberalizzazione delle attività privatistiche.


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Quando è obbligatoria la SCIA

Ci sono alcuni interventi in cui la presentazione della segnalazione certificata di inizio attività è obbligatoria, ossia:

  • ristrutturazione edilizia leggera, che si ha quando non devono essere aumentate la volumetria o la superficie o modificati il prospetto e la sagoma dell’edificio;
  • restauro e risanamento conservativo, che equivale alla classica ristrutturazione per conservare un bene immobile;
  • manutenzione straordinaria, che preveda modifiche strutturali e aumento dei parametri urbanistici;
  • cambio di destinazione d’uso dell’immobile, che modifica la sua funzione.

Modalità di presentazione

La segnalazione dell’inizio dell’attività è a carico del proprietario dell’immobile, che di solito incarica il professionista che deve realizzare il progetto ed eseguire i lavori.

La segnalazione va presentata al Comune dove verrà realizzata l’opera, il quale ha un tempo tra le 2 settimane e i 2 mesi per rispondere.

Poi l’ente locale provvederà ad avviare una verifica circa i requisiti dichiarati e la regolarità dei permessi di costruire concessi, o viceversa la presenza di abusi.

Se non sussistono i requisiti, il Comune adotterà un provvedimento inibitorio entro 60 giorni.

Se invece viene valutato che è tutto regolare, la SCIA viene concessa e ha una validità di 3 anni.

La tutela del terzo

Nel caso un soggetto privato terzo, per esempio un vicino di casa, subisca dei danni o un pregiudizio o sia insoddisfatto per qualche ragione dalla nuova costruzione, come può tutelarsi?

La SCIA edilizia è un atto dotato di maggiore stabilità giuridica, non tanto nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, che può comunque fare autotutela e vietare l’attività di costruzione, quanto nei confronti di un terzo privato.

Questi, qualora si senta leso dal provvedimento, può sollecitare l’esercizio delle verifiche spettanti all’Amministrazione, che devono essere effettuate entro 60 giorni.

Qualora il privato faccia tale richiesta, la Pubblica Amministrazione deve assumere una determinazione e comunicare una risposta.

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