Come calcolare il limite di spesa per il Superbonus 110%? Di recente e per rispondere all’istanza di un cittadino, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un parere ufficiale proprio su questo tema. Nel documento viene chiarito che per un computo corretto si devono considerare tutte le unità immobiliari di cui si compone un immobile censite in catasto prima dell’inizio dei lavori.
Vediamo più nel dettaglio il caso sollevato e che ha portato alla formulazione di questo parere.
I limiti di spesa vanno calcolati sulle unità preesistenti
Nella risposta Risposta n. 568/2021 viene portata all’attenzione dell’Agenzia la situazione di un edificio composto da una unità abitativa e da due pertinenze, accatastate rispettivamente come autorimessa e come magazzino.
Ebbene, i proprietari dell’immobile da ristrutturare chiedono qual è il numero di unità da prendere in considerazione ai fini del calcolo del limite di spesa per il Superbonus al 110%, tenendo conto che al termine dell’intervento una parte del magazzino sarà trasformata in un’ulteriore unità immobiliare a uso residenziale, di categoria A/3.
A questo proposito l’Agenzia delle Entrate ricorda – come anticipato poco sopra – che per fissare con esattezza i limiti di spesa del Superbonus non ha importanza il fatto che venga poi realizzata un’ulteriore abitazione tramite suddivisione di quella preesistente. Ciò che conta, invece, è l’assetto dell’immobile depositato al catasto prima dell’avvio della ristrutturazione.
Il parere si allinea quindi alla prassi in materia di detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio, secondo cui ai fini dell’individuazione dei limiti di spesa, nel caso in cui gli interventi comportino l’accorpamento di più unità immobiliari o la suddivisione di un’unità immobiliare, vanno considerate le unità immobiliari censite in all’inizio degli interventi edilizi.
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