Con la conferma della proroga del Superbonus 110% fino al 2023, ma con scadenze variabili, è importante ricordare quali sono i potenziali beneficiari di questa maxi agevolazione fiscale.
Come ricorda l’Agenzia delle Entrate attraverso la sua rivista FiscoOggi.it, infatti, la platea non include solamente privati cittadini e condomini, ma è molto più ampia. Ecco chi ne fa parte.
Persone fisiche e familiari, ma a precise condizioni
In base al comma 66 della legge di Bilancio 2021, tutte le persone fisiche hanno diritto a richiedere il Superbonus, a condizione che i lavori non siano effettuati su immobili utilizzati per esercitare attività di impresa. Inoltre, è fondamentale che siano possessori (anche come nudi proprietari) o che detengano l’immobile oggetto degli interventi in base a un titolo idoneo, come un contratto di locazione o di comodato regolarmente registrati, e che abbiano ricevuto il consenso da parte del proprietario.
Anche i familiari del possessore hanno diritto a godere dell’agevolazione. Ma che cosa si intende esattamente per “familiari”? Le persone individuate ai sensi dell’articolo 5, comma 5, del Tuir, ovvero il coniuge, il componente dell’unione civile, i parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado, e anche i conviventi di fatto, purché partecipino alle spese per i lavori e abitino con il possessore alla data di inizio dei lavori (o, se antecedente, alla data in cui sono stati pagati).
Case popolari, istituti di house providing e cooperative
Appartengono alla sfera sociale queste categorie di beneficiari:
- gli Istituti autonomi case popolari (Iacp),
- gli enti istituiti cosiddetti di house providing,
- le cooperative di abitazione a proprietà indivisa,
- le organizzazioni di volontariato,
- le associazioni di promozione sociale,
- associazioni e società sportive dilettantistiche (ma solo per i lavori eseguiti sugli spogliatoi).
Sì al Superbonus a chi sviluppa fonti energetiche rinnovabili
Un beneficiario particolare, su cui si sofferma anche l’Agenzia delle Entrate, è costituito dai gruppi di privati o di enti territoriali e autorità locali che formino comunità energetiche rinnovabili con lo scopo di produrre e condividere energia rinnovabile e collettiva.
Quando i professionisti hanno diritto al Superbonus
La maxi agevolazione spetta anche ai professionisti e agli artigiani, ma solo per le spese relative agli immobili privati, non a quelli nei quali esercitano la propria attività.
All’interno dei condomini, però, anche questa limitazione viene meno: purché partecipino delle spese in qualità di condòmini, avranno diritto al Superbonus anche per gli immobili adibiti ad attività di impresa.
Ricordiamo, infine, che i professionisti che possiedono solo redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva non possono usufruire direttamente del Superbonus, ma hanno diritto esclusivamente allo sconto in fattura o alla cessione del credito.
di Laura Fabbro
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