Mario Draghi ha annunciato novità riguardo al Superbonus 110%: per l’agevolazione fiscale sono previste risorse economiche (oltre 18 miliardi) e procedure che ne semplifichino la fruizione. È quanto contenuto nel decreto Semplificazioni, che sarà approvato a maggio in vista del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
In particolare, il presidente del Consiglio ha parlato di proroga al 2023 e della possibilità che basti la sola comunicazione di inizio lavori per accedere al Superbonus. Ma vediamo di preciso quali sono le ipotesi allo studio.
Semplificazione del Superbonus 110% dopo le segnalazioni di Anci e Confedilizia
Come ammesso dallo stesso Mario Draghi, le attuali procedure per usufruire del Superbonus, in particolare per i condominii, sono complesse: ecco perché il governo prevede di intervenire a maggio con un decreto che le renda più snelle e veloci.
Del resto l’Anci, l’associazione dei Comuni, e Confedilizia avevano già messo in luce alcune criticità che impediscono la piena fruizione dell’agevolazione fiscale o che comunque rallentano l’inizio dei lavori.
Stiamo parlando per esempio dell’obbligo di attestare che l’immobile sia conforme a livello edilizio e urbanistico, atto che prevede ricerche complesse soprattutto nelle città più grandi, che possono richiedere anche 12 mesi di lavoro.
Basterà la comunicazione di un tecnico?
Al fine di sburocratizzare l’iter, fra le proposte al vaglio c’è quella di eliminare il doppio visto di conformità e di sostituirlo con la comunicazione di inizio lavori asseverata da un tecnico abilitato (Cila).
In questo modo si eviterebbe di correre il rischio che, a lavori iniziati o ancora prima, il Superbonus venga negato.
In attesa di ulteriori sviluppi sulla semplificazione della detrazione fiscale e di una conferma legislativa sulla sua proroga fino al 2023, abbiamo già preparato un approfondimento completo sul Superbonus al 110%. Ti aiuterò a orientarti, facendo luce su chi lo può richiedere e soprattutto su come ottenerlo.
di Laura Fabbro
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