Il Decreto Rilancio ha previsto per Superbonus, Bonus casa e per tutte le principali agevolazioni edilizie la possibilità di effettuare la cessione del credito o lo sconto in fattura. Il mercato ne ha beneficiato ma ne sono derivate anche truffe e frodi tra costi gonfiati e richieste di lavori inesistenti.
Vediamo le principali manovre del Governo per contrastare gli abusi in materia di bonus casa.
La nuova piattaforma dall’Agenzia delle Entrate
Secondo l’Agenzia delle Entrate, le truffe in materia di bonus casa ammonterebbero a 950 milioni di euro. Il Governo è così intervenuto con un Decreto Anti-frodi che legge nasce dall’esigenza di stilare delle norme a regolamentazione del Superbonus 110% e degli altri Bonus, come spiegato in questo approfondimento dettagliato.
All’Agenzia delle Entrate sono delegati controlli in merito alla validità delle comunicazioni delle cessioni del credito d’imposta. Nel frattempo, però, sono sopraggiunti problemi con la piattaforma telematica per l’invio delle comunicazioni di cessione: temporaneamente bloccata per consentirne l’aggiornamento, è ripartita all’inizio di questa settimana con le nuove regole, nuove procedure di compilazione e un nuovo modulo per comunicare l’opzione cessione del credito o sconto in fattura.
Il listino-prezzi: una norma che rischia di tardare
Il Decreto Anti frodi prevede anche la redazione di un listino prezzi unico delle opere valido per tutta Italia. Sono state tuttavia sollevate delle perplessità inerenti da distanza di prezzi tra città e comuni più piccoli, ma anche in materia di tempistiche: il listino dovrebbe arrivare a febbraio 2022 e, nel frattempo dare un visto di conformità ai costi basandosi sui parametri attuali, è rischioso.
di Aurora Tamigio
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