Il Ministero dell’Economia e delle Finanze conferma che anche gli edifici con irregolarità edilizie possono usufruire del Superbonus. Per esempio nel caso di un condominio con concessione edilizia e titolo abitativo – costruito diversamente dal progetto originario e urbanisticamente insanabile – è comunque possibile usufruire dell’agevolazione.
Proprio da questo caso concreto ha avuto origine l’interrogazione proposta dagli on. Pd Mario Fragomeli e Gianluca Benamati in Commissione Finanze alla Camera. Un intervento che, come riporta Edilportale.com, ha portato al pronunciamento del Ministero.
Superbonus e abusi edilizi
È bene specificare che nella situazione presa in esame, i condomini avevano pagato la sanzione prevista della Regione Toscana in caso di abuso edilizio, ed erano comunque interessati alla realizzazione degli interventi agevolati con il Superbonus.
Il Ministero ha spiegato che i lavori interessati dal Superbonus sono realizzabili mediante la presentazione della CILA (comunicazione di inizio lavori asseverata) e che questa non richiede l’attestazione dello stato legittimo previsto dall’articolo 9-bis, comma 1-bis, del Testo Unico dell’edilizia.
Inoltre, per accedere al Superbonus è stata messa a disposizione dei contribuenti la CILAS, un modello di CILA specifico per questa agevolazione fiscale, che può essere utilizzato per gli interventi di efficientamento energetico e i lavori antisismici, anche se realizzati su parti strutturali.
Le irregolarità non pregiudicano la riqualificazione
La possibilità di segnalare la presenza di abusi nelle strutture è ancora valida, ma aver introdotto la CILAS e sostenuto la non obbligatorietà ad attestare lo stato legittimo degli immobili ha creato qualche dubbio.
Cercando, quindi, di fornire un chiarimento, Gianni Pietro Girotto, il portavoce del M5S, ha spiegato che “gli abusi rimangono tali, semplicemente non pregiudicano di poter fare l’intervento complessivo”.
Il motivo di questa decisione sembra essere il voler evitare, nelle realtà condominiali con molte unità immobiliari, che le irregolarità commesse da pochi condomini limitino la possibilità di fare lavori di riqualificazione energetica o di messa in sicurezza antisismica a beneficio di tutti.
di Linda Compagnoni
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