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Superbonus sì, ma gli “edifici intelligenti” non decollano: investimenti in calo dell’11%

Il Superbonus in Italia sta avendo molto successo, ma nonostante ciò gli smart building faticano a decollare: infatti, gli investimenti del 2020 legati all’edilizia intelligente sono calati dell’11% rispetto al 2019. Alcune stime dicono che per tornare ai livelli pre-pandemia bisognerà attendere almeno il 2024.

Eppure l’Unione Europea vuole azzerare le emissioni di gas serra entro il 2050, quindi deve anche risolvere il problema dei consumi degli edifici e proprio in merito a ciò sta lavorando a un piano di decarbonizzazione.

“La Commissione Europea ha tracciato un percorso molto chiaro che deve condurre alla completa decarbonizzazione di tutti i settori, compreso quello degli edifici – conferma Federico Frattini, vicedirettore dell’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, che ha di recente presentato lo Smart Building Report 2021. “Ma gli obiettivi europei di edifici a zero emissioni potranno essere raggiunti solo attraverso ingenti investimenti che portino a ridurre i consumi, aumentare la penetrazione delle fonti rinnovabili e installare infrastrutture digitali per gestire correttamente i carichi termici ed elettrici. Per quanto riguarda l’Italia, gli stanziamenti previsti dal PNRR sono certamente un buon inizio, ma non bastano”.

Cos’è uno smart building?

Uno smart building non è semplicemente un edificio con accorgimenti di risparmio energetico, ma una struttura creata per interagire con la vita quotidiana in modo personalizzato. Gli impianti sono gestiti in maniera intelligente e automatizzata da un’infrastruttura in grado di controllare i consumi e garantire comfort, sicurezza e salute degli occupanti, oltre ad assicurare l’integrazione con il sistema elettrico.

La sensoristica installata permette non solo di gestire l’utilizzo di energia, ma anche di monitorare le prestazioni di un impianto e intervenire in caso di malfunzionamento prima ancora che il guasto si verifichi.

Nonostante la convenienza economica data dal risparmio che queste strutture offrono, nel 2020 in Italia gli investimenti nello smart building si sono fermati a 7,67 miliardi di euro. Mentre l’anno precedente avevano superato gli 8 miliardi.

Sostenibilità ambientale e riduzione dei consumi

Le tematiche di riduzione dei consumi e sostenibilità ambientale continuano a essere in primo piano e a essere un polo importante di investimento: da sole si aggiudicano 4,8 miliardi di eurodi investimenti in tecnologie per la produzione efficiente di energia elettrica e termica. 

  • La spesa per il comfort abitativo si ferma a 1,3 miliardi di euro (27%);
  • la spesa per la sicurezza degli abitanti e degli asset a 1 miliardo (20%);
  • la spesa per il contributo delle tecnologie legate alla salute degli occupanti (0,3%).

Tecnologie del prossimo futuro

Lentamente si sta comprendendo l’importanza di acquistare tecnologie intelligenti, infatti gli investimenti in:

  • automation technologies e piattaforme di gestione e controllo hanno superato i 2,3 miliardi di euro;
  • infrastruttura di rete hanno raggiunto i 500 milioni di investimenti, l’89% dei quali per edifici ristrutturati.

Anche alcune tecnologie specifiche, oggi solo in fase di partenza, sembrano essere destinate a diffondersi notevolmente nel prossimo futuro, alcuni esempi sono: gli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, l’illuminazione intelligente e i punti di ricarica privati.

Cybersecurity negli smart building

Uno dei temi più trattati in merito agli smart building, e forse uno dei freni principali alla loro espansione, è quello della sicurezza o meglio della cybersecurity. Per gli edifici intelligenti, infatti, sta diventando sempre più importante riuscire a garantire un alto grado di protezione vista la grande esposizione in rete di dati privati causata all’alto numero di dispositivi connessi.

Le conseguenze di un hackeraggio per una smarthouse possono essere costose e pericolose dal blocco del funzionamento degli impianti alla perdita dei dati.

di Linda Compagnoni

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