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TAEG: cosa è e come calcolarlo

Quando chiediamo un prestito da una banca o da una finanziaria, generalmente, dobbiamo restituirlo a rate con gli interessi, che variano a seconda delle congiunture economiche, dell’inflazione e delle politiche finanziarie decise dalle banche centrali che scelgono se aumentare o abbassare il tasso di interesse, quindi il costo del denaro.

I tassi di interesse si dividono in TAN (Tasso annuo nominale) e TAEG (Tasso annuo effettivo globale).

Che cos’è il TAEG?

Il TAEG indica il costo totale del finanziamento espresso in percentuale annua sul credito concesso.

Comprende gli interessi e tutte le altre spese. È l’indicatore che permette di confrontare le offerte di finanziamento a parità di importo e durata, quindi, nell’effettuare la scelta del prestito personale, si consiglia di non lasciarsi influenzare dalla convenienza del solo TAN, che esprime il tasso di interesse applicato, ma non comprende tutte le spese.

A che cosa serve?

Le spese comprese nel TAEG sono:

  • polizze aggiuntive obbligatorie;
  • apertura e mantenimento dei conti correnti.

È un indicatore da considerare, quando chiediamo un prestito o un mutuo, per avere un quadro totale dell’entità del costo.

Quando un TAEG è conveniente?

Dipende dalla durata temporale del prestito o mutuo. Perciò, un TAEG più basso non è necessariamente più conveniente.

Generalmente maggiore sarà la durata del prestito, più basso sarà il TAEG, ma più i costi aumenteranno.

Come si fa a calcolare il TAEG?

Immaginiamo un prestito con cessione del quinto dello stipendio, con un importo erogato di 10.000 euro, al quale vengono applicati interessi del 6%. Immaginiamo, quindi, di voler calcolare il TAEG su un periodo di riferimento di 100 giorni.

Gli interessi saranno pari a: 10.000 * 6% * 100/365 = 164,38 euro.

Come si calcola il TAEG di un mutuo?

Il Tasso Annuo Effettivo Globale comprende anche tutte le spese e gli oneri da pagare, cioè i costi accessori obbligatori di un prestito, quali le spese di istruttoria, i costi di apertura e chiusura pratica, le spese di incasso delle rate ed i costi delle polizze assicurative obbligatorie.

In rete ci sono dei tool e siti per calcolare il TAEG, inserendo i dati e le variabili che costituiscono il vostro mutuo.

Come si calcola la rata con TAN e TAEG?

Ipotizziamo che un prestito ha un TAN del 5% e un TAEG del 7%, il costo finale che si paga è del 7%.

Il TAEG, tuttavia, non deve mai superare il tasso di soglia per l’usura che viene stabilito dalla Banca d’Italia ogni tre mesi.


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Come si calcola la rata di un mutuo a tasso fisso?

Il tasso fisso è ancora il preferito soprattutto per i mutui a lungo termine e i finanziamenti molto onerosi. Protegge in parte dalle fluttuazioni degli eventi: guerre, crisi, aumento di inflazione.

La rata a tasso fisso si calcola sommando l’indice di riferimento (IRS) più lo spread.

IRS sta per Interest Swap Rate e corrisponde ad una sorta di accordo (swap) che la banca prende con un soggetto terzo, che sceglie di accollarsi il rischio, anche qualora i tassi si alzassero.

Il valore dell’IRS cambia a seconda del periodo in cui viene richiesto e, quindi, a seconda della durata del mutuo. Più il mutuo è lungo e più aumenta questo valore, perché aumenta il rischio.

Lo spread invece è il guadagno della banca, il ricarico che ci mette sul valore del denaro che lei stessa ha acquistato altrove.

Qual è la differenza con il TAN

TAN significa “tasso annuo nominale” ed esprime in percentuale gli interessi del prestito (quindi il costo del prestito) su base annua.

Il calcolo del TAN varia a seconda della tipologia di finanziamento richiesto, ossia a tasso variabile o a tasso fisso.

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