Gli Emirati Arabi Uniti si arricchiscono di un nuovo edificio, spettacolare per gli amanti dell’architettura e non solo, firmato Norman Foster & Partners: si tratta della House of Wisdom, letteralmente la “casa della saggezza”, una biblioteca che sorge a Sharjah, località a poca distanza da Dubai celebre per i suoi musei e nominata dall’Unesco nel 2019 “capitale mondiale del libro”. Scopriamo come l’archistar inglese è riuscita a mescolare futuro e tradizione, monumentalità e minimalismo tra le dune del deserto.
Un’enorme copertura per proteggere dai raggi del sole
Ancora prima di varcarne la soglia, ciò che stupisce della House of Wisdom è il tetto piatto con uno sbalzo di 15 metri grazie al quale si crea una piazza coperta e ombreggiata antistante l’ingresso della biblioteca: l’obiettivo del progetto era infatti quello di realizzare un’opera che in primo luogo si adattasse al torrido clima arabo.
Per questo motivo anche le facciate a vetri sono precedute da un diaframma in alluminio dorato che filtra il sole e rende piacevole passeggiare nel cortile che accoglie il visitatore: una vera e propria oasi verde nel deserto.
All’interno, le sale e i giardini si alternano
Una volta entrati troviamo al piano terra una enorme sala che ospiterà eventi o mostre, mentre al piano superiore, che si raggiunge salendo due scale monumentali, l’ambiente si fa più intimo e raccolto grazie a piccole alcove destinate alla lettura, alcune stanze riservate alle donne e una sala per la preghiera.
Ma non mancano all’interno della biblioteca nemmeno i giardini, dove passeggiare al riparo dal sole e dove stupire i più piccoli con giochi e fontane d’acqua.
E a proposito di costruzioni stupefacenti, a completare la House of Wisdom c’è la scultura “the Scroll”: una spirale che ricorda i rotoli sui cui scrivevano gli antichi arabi realizzata dal celebre artista Gerry Judah.
di Laura Fabbro
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