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Uffici: come scegliere il coworking adatto alla propria start-up

Non solo uffici tradizionali: cresce l’interesse per le soluzioni open space pensate per il coworking. E se prima questi spazi venivano scelti per ragioni soprattutto economiche, oggi sono diventati parte dell’immagine stessa di molte aziende. In questo modo, infatti, si comunica ai propri clienti che si è giovani, dinamici, smart. Ma se si ha appena fondato una nuova start-up e si sta cercando una sede in cui stabilirsi è bene prestare attenzione ad alcuni fattori.

Quanto spazio serve?

Prima di tutto occorre considerare la quantità di spazio necessario. Non ne serve troppo, certo, ma bisogna anche essere sicuri di avere ambienti a sufficienza per attività quotidiane, meeting con ospiti e conference call. Inoltre, è bene prevedere con anticipo se si avrà bisogno di assumere altre persone, perché in tal caso la superficie dovrà essere maggiore. E questo discorso si ricollega al costo degli affitti: coworking in zone sempre più centrali, interni di design e ampia strumentazione tecnologica hanno fatto sì che i canoni mensili aumentassero.

Scegliere bene la zona

Un altro aspetto fondamentale è la scelta del quartiere in cui si decide di stabilire la sede della propria azienda, da valutare in base a specifiche esigenze. Se, ad esempio, si ha necessità di incontrare i clienti di persona, si dovrà essere certi che lo spazio di coworking si trovi in una zona facilmente raggiungibile, sia in auto sia con i mezzi pubblici.

L’occhio vuole la sua parte

Importante verificare anche che nel quartiere vi sia una buona copertura di rete e che la connessione a internet funzioni perfettamente in tutte le aree dell’edificio. Non va dimenticato, infine, di dare il giusto risalto agli arredi: in mancanza di una sede personale, l’open space diventa un vero e proprio biglietto da visita dell’azienda.

di Giulia Dallagiovanna

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