Flessibilità e sostenibilità: queste le parole chiave che caratterizzeranno il mercato immobiliare del settore uffici nei prossimi mesi. A sostenerlo sono gli esperti della società Jll, che hanno recentemente analizzato le performance del 2020 con un focus particolare sulle città di Roma e Milano, dove nonostante la pandemia e il conseguente calo delle locazioni si sono comunque registrati accordi interessanti. Vediamo l’andamento del settore e le previsioni per il 2021.
2020: transazioni per oltre 3 miliardi di euro, ma calo delle locazioni
A livello generale, il comparto uffici si è dimostrato dinamico anche in un anno particolare come il 2020. Vanno infatti segnalate 52 transazioni che, con oltre 3,5 miliardi di euro, hanno rappresentato il 43% dei volumi complessivi. Ancora una volta sono state Roma e soprattutto Milano le maggiori protagoniste degli investimenti nel settore: la prima ha infatti registrato un aumento nel volume del 15%, mentre nella seconda si sono registrate ben 29 operazioni, ovvero il 63% di quelle totali.
Alcuni segnali di rallentamento arrivano però dalle locazioni, che sono nettamente calate rispetto al 2019: a Roma i volumi sono passati da 187mila mq a 120mila e a Milano, pur raggiungendo i 280mila mq, sono diminuite del 40%. Anche l’assorbimento ha registrato un calo in entrambe le città e ha riguardato soprattutto uffici di metratura inferiore ai 500 mq e in zone periferiche.
Le nuove esigenze lavorative guideranno la domanda degli spazi
Il Covid-19 ha imposto di sperimentare nuove strategie lavorative, che diventeranno fonte di ispirazione e stimoleranno gli investimenti dei prossimi mesi. Secondo Jll, infatti, la necessità di adattare gli uffici al nuovo modo di lavorare guiderà la domanda di spazi e renderà dinamico il mercato. Parole d’ordine: tecnologia, flessibilità e sostenibilità, che si tradurranno in comfort e benessere dei dipendenti.
di Laura Fabbro
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