Eco-friendly: un termine sulla bocca di molti, ma che non è così semplice da declinare nei vari aspetti della nostra vita. Insomma, come al solito più facile a dirsi che a farsi. Eppure essere davvero amici dell’ambiente non è così complicato. E si può cominciare a farlo partendo dall’ambiente che ci accompagna ogni giorno e che più di tutti ci sta a cuore: la nostra casa.
Ridurre gli sprechi fra le quattro mura del nostro appartamento non è una mission impossible, ma un’opera che richiede pazienza e costanza. Si può partire, ad esempio, dall’arredamento: l’obiettivo deve essere quello di utilizzare mobili e complementi d’arredo i cui materiali siano stati prodotti con processi “amici” dell’ambiente (in una parola, ecosostenibili), ma senza dimenticare la cura del design e dell’estetica.
Il materiale migliore per il nostro scopo è senza dubbio il legno: biodegradabile e affascinante dal punto di vista del design. Oppure c’è il bambù, un grande classico soprattutto dell’arredamento asiatico: il costo è in genere minore rispetto a quello del legno e vi garantirà versatilità e resistenza (non a caso viene anche chiamato “acciaio vegetale”). Un’altra ottima opzione è rappresentata dal vetro: dura a lungo ed è riciclabile. Così come il cartone, materiale sempre più utilizzato nel settore del design con soluzioni davvero sorprendenti dal punto di vista estetico e funzionale. Ciò che conta più di tutto, ancora prima del materiale, è però la filosofia. La migliore, per chi vuole una casa veramente ecologica, è quella del riciclo creativo, grazie alla quale si può recuperare un mobile in disuso donandogli una nuova vita ad esempio con il decoupage, con una riverniciatura particolare o ancora reinventando del tutto la sua funzione. E così ecco che un baule può diventare un tavolino da salotto, nel pieno rispetto della natura che ci circonda.
di Giovanni Marrucci
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