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USA: salgono i tassi ma aumentano i proprietari

Storicamente, gli americani sono sempre stati poco propensi ad acquistare casa: meglio vivere in affitto e sfruttare i risparmi in altro modo. Ma qualcosa sta cambiando, almeno a giudicare dai numeri riportati dal dipartimento del censimento USA: la percentuale di statunitensi che investono nel mattone è in costante aumento, tanto che a luglio si è raggiunto il livello più alto degli ultimi 4 anni. E questo a prescindere dai tassi dei mutui ipotecari, che sono a loro volta in crescita.

Più giovani proprietari di casa

Osservando con più attenzione le cifre indicate, scopriamo che il tasso di proprietà delle case negli Stati Uniti è arrivato al 64,3% nel secondo trimestre del 2018, confermando la crescita costante a partire da 18 mesi fa. Solo nell’ultimo anno, 1,77 milioni di americani hanno deciso di acquistare casa, per esempio, mentre gli affittuari sono calati di 100mila unità circa. Tra i nuovi proprietari, inoltre, sono aumentati quelli con meno di 35 anni (dal 35,3% del 2017 al 36,5% del 2018) e quelli di età compresa fra i 35 e i 44 anni, passati addirittura dal 58,8% al 60%.

Tassi in aumento e qualche incertezza

Il rialzo costante dei tassi dei mutui, tuttavia, genera qualche preoccupazione (per esempio, nella settimana del 26 luglio il tasso fisso ipotecario a 30 anni si attestava in media al 4,54%, in rialzo di due punti base). Se a questo aggiungiamo l’aumento dei prezzi delle case, ecco che il mercato immobiliare americano potrebbe essere di fronte a un bivio, come ipotizzano molti economisti. La domanda di abitazioni, forse, è destinata a crollare o, quantomeno, a scendere notevolmente.

di Laura Fabbro

 

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