Nato nel 1933 e inizialmente usato per scopi bellici, il polimetilmetacrilato, comunemente conosciuto con il nome di Plexiglass, è il materiale plastico più diffuso e conosciuto al mondo.
Noto per lo più per il suo impiego nella realizzazione di complementi d’arredo di design, il PMMA (o “metacrilato” o “vetro acrilico”) è l’alternativa moderna e funzionale al vetro, che trova la sua vera ragion d’essere anche in settori lontani da quello dell’abitare.
La storia del plexiglass
Il viaggio alla scoperta delle origini del plexiglas parte in Germania, dove Otto Röhm, chimico e imprenditore tedesco, scopre il modo per creare una nuova materia plastica partendo dall’unione di polimeri dell’acido metacrilico.
Una plastica certamente innovativa che non lascia indifferenti, tra i tanti, i chimici inglesi dell’Imperial Chemical Industries che, a loro volta, decidono di approfondire gli studi e affinare delle tecniche di perfezionamento del prodotto appena nato.
Dopo un breve impiego all’interno di mezzi di trasporto militari durante il periodo della seconda guerra mondiale (il plexiglas veniva utilizzato per realizzare i finestrini degli aerei e i periscopi dei sottomarini), il PMMA (acronimo di polimetilmetacrilato) inizia a essere adoperato anche per scopi civili, diventando componente principale di oggetti come le insegne luminose e i Juke-Box. Da lì a diventare uno dei materiali più utilizzati in ogni campo il passo è breve.
Oggi, il plexiglas è considerato una delle intuizioni più fortunate degli ultimi 90 anni.
Vantaggi del plexiglas
Re delle case dallo stile moderno e di design, il plexiglas è considerato l’alternativa numero uno al vetro, in grado di donare all’intera abitazione un tocco glamour ed elegante, e rispondendo, senza problemi, a qualunque necessità di tipo funzionale ed estetico.
A differenza del materiale di cui prende le sembianze – il vetro – il PMMA si contraddistingue per le sue caratteristiche peculiari, come l’elasticità, la trasparenza, la resistenza al tempo e agli urti, la leggerezza e la facilità di pulizia che lo rendono il prodotto perfetto soprattutto per gli ambienti di piccole dimensioni che, molto spesso, necessitano di complementi d’arredo in grado di donare agli spazi ampiezza e luminosità.
Gli usi del plexiglas in bagno
Così una stanza come il bagno, solitamente piccola e buia, acquista una nuova luce grazie ad oggetti come i dispenser per il sapone, le mensole, i portasciugamani di design o i porta phon, tutti rigorosamente trasparenti o in plexiglas colorato.
In camera da letto
Anche la camera da letto pone l’accento sulla sua funzione di oasi di relax con l’inserimento di arredi come i comodini sospesi Kubi o i comodini a ponte, che riflettono la luce naturale e conferiscono alla stanza un aspetto più arioso.
Gli svantaggi del plexiglas
Certamente pratico e di semplice inserimento nel contesto casa, il plexiglas presenta, però, anche alcuni aspetti negativi, seppur minimi.
Materiale principe delle case più moderne, la plastica tedesca non trova spazio in contesti dallo stile industrial, shabby chic o country. Allo stesso modo, se è vero che viene pensato come alternativa pratica al vetro, è vero anche che, a differenza di quest’ultimo, il plexiglas presenta problemi come la tendenza ad ingiallirsi (a seguito di una lunga esposizione alla luce solare) e quella a graffiarsi con più facilità, oltre, naturalmente, ad un prezzo medio più importante.
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