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Ventilazione meccanica controllata: aria più pulita e bolletta più leggera

L’aria che respiriamo negli ambienti chiusi ha un livello di inquinamento maggiore rispetto a quella esterna: la California Air Resources Board parla addirittura del 60% in più. E gli infissi di ultima generazione, che limitano la dispersione termica ma anche la ventilazione degli ambienti, rischiano di acuire il problema. La soluzione adottata dalle nuove abitazioni di classe energetica elevata o passive si chiama ventilazione meccanica controllata (Vmc), un sistema che permette il ricambio d’aria, regola l’umidità ed evita la formazione di muffe. In altre parole, tutela la salute e il comfort degli inquilini garantendo al tempo stesso una maggiore efficienza energetica.

Alta efficienza e bassi consumi

I sistemi di ventilazione meccanica controllata permettono il corretto ricambio d’aria grazie a un impianto di canalizzazioni, senza che vi sia bisogno di aprire le finestre e quindi senza dispersione di calore. Inoltre, gli apparecchi più moderni sono a doppio flusso e con recuperatore di calore, un dispositivo che massimizza lo scambio termico tra i flussi di aria in entrata e in uscita. Prima di mettere in circolo l’aria “nuova”, il sistema Vmc permette di recuperare oltre il 90% del calore dall’aria viziata per riscaldare l’ambiente, con notevole risparmio energetico.

Riduzione della bolletta fino al 30%

Come riportato da un articolo de Il Sole 24 Ore, a fronte di un investimento iniziale di circa 7 mila euro per 100 mq, il risparmio in bolletta può arrivare fino al 30% anche per edifici di classe energetica inferiore alla A. Tuttavia, spesso un sistema centralizzato non può essere installato nei vecchi immobili perché manca lo spazio per le condutture. In tal caso bisogna ricorrere alle soluzioni decentralizzate, altrettanto valide, presenti in commercio.

di Laura Fabbro

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