Il 22 marzo ricorre la Giornata mondiale dell’acqua. Essenziale e bene sempre più raro in un’epoca segnata dal riscaldamento globale. Il consumo d’acqua cresce poiché deve soddisfare l’aumento demografico, che è incrementato di sei volte negli ultimi anni. L’Italia è il secondo Paese più idrovoro d’Europa. Il 21% del territorio italiano è a rischio desertificazione.
L’Osservatorio della Community Valore Acqua per l’Italia ha promosso una indagine, condotta su mille cittadini rappresentativi del nostro paese. Dalla ricerca sono emersi ben otto paradossi che frenano lo sviluppo e la sostenibilità.
I paradossi dell’acqua
Ecco alcuni dei paradossi più lampanti riscontrati nello studio dell’Osservatorio della Community Valore Acqua:
- 6 cittadini su 10 ritengono che la bolletta dell’acqua sia troppo onerosa. Ma il paradosso è che gli italiani pagano la metà dei francesi e che l’Italia è uno dei Paesi con le tariffe più basse d’Europa (2,08 euro/m3 – dato medio nazionale).
- Più del 90% dei cittadini non sa quanto paga per l’acqua.
- l’86% degli intervistati sovrastima l’importo pensando di pagarla il doppio di quanto non sia veramente.
- Solo il 29,3% dei cittadini beve abitualmente acqua del rubinetto. Il Centro Nord sta cambiando un po’ le sue abitudini, tornando a fidarsi del rubinetto ma rimane ancora altissimo il numero di persone che non sa che la qualità della nostra acqua di rete è tra le più alte in Europa.
- L’Italia mantiene il primato mondiale per consumo di acqua in bottiglia, alimentando la produzione di costosi involucri da smaltire, a danno dell’ambiente.
- L’altro paradosso è che gli italiani sarebbero disposti a sostenere un aumento in bolletta per rendere il servizio più efficiente e sostenibile. Intanto, la rete idrica perde l’1,1% che, tradotto nel nostro quotidiano, sono 16 secondi di doccia in meno.
La soluzione
Valerio De Molli, Managing Partner & ceo di The European House – Ambrosetti, prova a indicare la via: “Una filiera dell’acqua efficiente e sostenibile deve essere in cima alle priorità italiane ed europee dei prossimi anni”.
di Nicola Teofilo
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