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Inflazione: è salita all’8,4%, avvicinandosi al record del 1985

I costi sono in salita e, di conseguenza, anche l’inflazione lo è. E i dati delle ultime ore lasciano davvero a bocca aperta (e a tasche vuote) la maggior parte degli italiani.

Parliamo – secondo l’ultima rilevazione Istat – di un +8,4% di inflazione ad agosto, avvicinandoci pericolosamente ai livelli raggiunti nel 1985, oramai ben 37 anni fa, quando si toccò l’8,8%.


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Le cause del caro prezzi

I prezzi dei prodotti salgono e ciò è strettamente legato al caro-energia (in primis, il gas) che investe qualsiasi cosa, soprattutto i generi alimentari che hanno sfiorato nelle ultime settimane il +4,4%.

Le analisi della Coldiretti

Secondo un’analisi della Coldiretti, fare la spesa costa decisamente di più, parliamo del +10,2% (comprendendo le bevande).

L’inflazione, dunque, ci porterà a una spesa più costosa, di circa un più 564 euro per i soli generi alimentari.

Ma l’Italia non è l’unico Stato, in questo momento, a risentire dei rincari. Secondo i dati europei, anche l’Olanda fa i conti con un’inflazione pari al 13,6%, la Grecia all’11,1%, il Belgio al 10,5%, la Spagna al 10,3%.

Le prospettive di Confesercenti non rassicurano: “Senza un’inversione di tendenza, l’aumento di prezzi e di utenze porterà, nei prossimi due anni, a una minore spesa di 34 miliardi, oltre 1.300 euro in meno a famiglia“.

Ma vediamo nel dettaglio quali settori sono stati più colpiti dai rincari.

La scuola costa di più

I prodotti per la scuola costano di più: rispetto al 2021, si parla di un aumento del 7%.

La Codacons afferma che:

  • uno zaino brandizzato costa anche 200 euro;
  • un astuccio circa 60 euro.
  • il diario circa 30 euro.

La ragione? Le materie prime chiave, come carta, plastica e tessili, sono in salita.

I costi delle strutture alberghiere

In alcune strutture alberghiere si potrebbe dover pagare la tassa nota come “2tassa energia”, un’extra per le spese di luce e di aria condizionata.

Nel settore terziario e del turismo, il caro energia può arrivare a valere 11 miliardi di euro nel corso del prossimo anno. Situazione molto grave per tutta la ristorazione.

Trasporti: gli aumenti

Il decreto Aiuti bis ha siglato, sino al 20 settembre, il taglio delle accise di 30 centesimi sui carburanti.

Ma ciò non toglie via le preoccupazioni. Assoutenti ha sottolineato un aumento del 7% al litro per la benzina e del 19% circa per il diesel.

E i biglietti aerei? È il caso di allacciare le cinture, si parla del 160% in più per i voli internazionali.

Caro bollette

Il caro-bollette si fa sentire, eccome.

Il gas ha superato i 300 euro e si teme che una famiglia possa arrivare a pagare anche 200 euro in più rispetto al 2021 per luce e gas.

Per il mercato libero, per questa ragione, il governo ha bloccato le modifiche unilaterali dei contratti sino alla primavera 2023.

Quali saranno le altre conseguenze dell’inflazione?

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