Lo scorso venerdì il ministro Dario Franceschini ha presentato al Consiglio dei Ministri il Piano Strategico del Turismo 2017-2022, ora avviato all’iter di approvazione da parte di Camera e Senato. Il progetto punta al rilancio di un settore che, nel nostro Paese, vale ben 171 miliardi, equivalenti all’11,8% del Pil e in grado di coprire il 12,8% dell’occupazione. Nelle 100 pagine del dossier vengono inquadrati quattro grandi e ambiziosi obiettivi: migliorare la governance del turismo italiano, accrescere la competitività, innovare le linee di marketing per la promozione del brand “Italia” e diversificare l’offerta.
Partendo proprio da quest’ultimo obiettivo, si creerebbe con le Regioni una sorta di catalogo delle destinazioni italiane per poter puntare ad aree emergenti e poco conosciute, con grandi potenzialità artistiche, storiche, rurali o enogastronomiche. Le classiche località balneari o le città d’arte, già molto famose all’estero, dovrebbero diventare delle porte d’accesso a zone vicine e meno note. In questo quadro si inserisce la formazione di guide turistiche e di operatori dell’enogastronomia, al fine di migliorare l’occupazione non solo da un punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo. Nel Piano si parla anche della promozione di nuovi itinerari e del rilancio dei siti riconosciuti dal “marchio Unesco”. Anche l’immobiliare di Stato rientra nel progetto: si prevedono infatti altri incentivi per chi recupera fari, cantoniere o vecchie ferrovie ai fini di ricettività. In questo senso viene riproposto e prolungato di tre anni il tax credit sulle ristrutturazioni.
All’interno dei piani riguardanti il marketing turistico dell’Italia, si vuole promuovere la rivoluzione digitale e l’innovazione, agevolandole con un sistema burocratico più leggero e soprattutto meno oneroso da un punto di vista fiscale nei confronti degli operatori.
Fonte: https://www.immobiliare.it/news/immobili-demaniali-e-marketing-per-rilanciare-il-turismo-29498