L’home staging è un vero e proprio intervento di marketing che permette di accorciare i tempi di vendita di un immobile senza abbassare eccessivamente la richiesta economica. E con i prezzi del mattone che stentano a risalire può rappresentare un ottimo investimento, che funziona anche per lo short rent. Ma esattamente in che cosa consiste?
La prima impressione è quella che conta
Come spiegano Susanna Giacomini e Laura Giannini di Boîte Maison, l’home staging è stato inventato negli anni ‘70 da Barb Schwarz, un’agente immobiliare americana che aveva intuito l’importanza di “mettere in scena” la casa per fare una prima buona impressione sui potenziali acquirenti. Già, perché è stato dimostrato che una casa si vende nei primi 90 secondi, ragione per cui diventa fondamentale sfruttare questo brevissimo lasso di tempo suscitando l’effetto WOW! Chiaro, non si possono fare miracoli (quindi diffidate da chi vi promette di vendere l’immobile a un prezzo più alto del suo valore), ma di sicuro un intervento migliorativo può essere determinante per la vendita, come dichiara Fosca de Luca, presidente di Home staging lovers.
Quanto costa rivolgersi a un home stager?
Vendere più in fretta presenta un duplice vantaggio: si risparmia in tasse, bollette e spese condominiali e si evita di dovere abbassare il prezzo. Alla luce di ciò, investire meno di mille euro per un’operazione di “decluttering”, che è l’intervento “base” di un home stager, può essere una scelta strategica. In pratica si effettua un’operazione di pulizia e alleggerimento di tutto il superfluo, compreso qualche mobile, poi un cambio di tessuti e tende e alla fine l’home stager interviene con alcuni ritocchi e il servizio fotografico. Per case di maggiore valore, invece, con un costo di qualche migliaio di euro questo professionista (di solito una donna che proviene dal campo dell’architettura e dell’interior design) interviene con l’inserimento di arredi (veri o anche in cartone) che rimangono “in scena” per qualche mese, poi si occupa di ritinteggiare, sistemare gli infissi, e così via.
di Laura Fabbro
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