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Mutui casa: con la manovra della Bce torna di moda la surroga

Buone notizie per chi sta considerando l’idea di stipulare un mutuo, ma anche per chi ne ha già uno in attivo: le nuove politiche della Banca centrale europea, in particolare il lancio del quantitative easing 2, porteranno infatti i tassi di interesse fissi e variabili a scendere ulteriormente o, in alternativa, a rimanere stabili sui livelli attuali già molto bassi. A risultare convenienti potrebbero essere, dunque, le soluzioni che prevedono una surroga del mutuo.

Le novità del quantitative easing 2

Alcuni effetti delle mosse espansive della Bce sono stati anticipati dal mercato nelle ultime settimane, con una riduzione ancora più consistente degli indici Euribor ed Eurirs. Il risultato è che, secondo quanto riportato da un articolo del Sole 24 Ore, oggi è possibile stipulare un mutuo a tasso fisso sotto l’1% e uno a tasso variabile intorno allo 0,5%.

Queste novità potrebbero presto portare un nuovo interesse per le surroghe, che prevedono lo spostamento del mutuo in un’altra banca che offre condizioni migliori. Tali soluzioni hanno avuto un primo boom nel 2014, poi un altro tra il 2016 e il 2018; in seguito, il calo dei tassi di interesse ha lasciato meno spazio per questo tipo di prodotti. Con l’ultima mossa della Bce, la situazione sembra ora mutare nuovamente e gli esperti prevedo un nuovo incremento delle richieste di sostituzione mutuo.

Come richiedere la surroga

Chi intende percorrere la strada della sostituzione mutuo deve per prima cosa valutare le offerte disponibili sul mercato: il parametro da tenere in considerazione è il Taeg (Tasso annuo effettivo globale), che comprende tutti i costi e gli interessi di questa operazione. Fatto ciò si dovrà informare la propria banca del desiderio di cambiare istituto di credito per approfittare di un prodotto più conveniente. La banca potrà offrire una rinegoziazione del mutuo per non perdere il cliente, oppure mantenere il tasso invariato: in questo secondo caso sarà possibile contattare il nuovo istituto e avviare la pratica per la surroga, che potrà essere concessa o meno in base a una valutazione.

Può accadere che la nuova banca suggerisca o imponga di aprire un conto corrente per accettare la richiesta di surroga; questa operazione avrà un costo, che a sua volta inciderà nel Taeg: il cliente dovrà dunque fare una nuova valutazione rispetto alla convenienza dell’offerta proposta.

Scegliere di stipulare un contratto di surroga, oltre che molto utile in termini di rinegoziazione, può rappresentare anche un passo fondamentale per ridurre la durata del mutuo e liquidare l’impegno economico con qualche anno di anticipo rispetto a quanto preventivato.

di Francesca Lauritano

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