Nel terzo trimestre del 2021 le richieste di credito da parte delle imprese sono diminuite del 18,8% rispetto allo stesso trimestre del 2020. È quanto emerge dall’analisi delle istruttorie di finanziamento registrate su Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Crif.
Credito alle imprese: rispetto al 2020 diminuiscono le richieste
Il trend riguarda sia le società di capitali sia le imprese individuali: le prime hanno fatto segnare un -13,5% nel terzo trimestre dell’anno, mentre per le seconde la contrazione è stata del 27,2%.
Sale l’importo medio richiesto, che si attesta +20,5%, con 103.701 euro: si tratta di un’impennata rispetto al valore medio richiesto nel 2020 e anche negli anni precedenti. Per le società di capitali l’importo medio richiesto è di 138.206 euro, con un incremento del 14,6%. Per quanto riguarda le imprese individuali, le richieste di credito vedono un importo medio di 37.324 euro (+24,1% rispetto al 2020). Per le micro e piccole imprese, il 54,6% delle richieste presenta un importo inferiore ai 20.000 euro.
Crif: misure graduali per la ripartenza delle imprese
L’economia si rimette in moto, aumentano i flussi di cassa e si attenua il numero di richieste di credito da parte delle imprese. Secondo Simone Capecchi, Executive Director di Crif, il merito è senz’altro del miglioramento della congiuntura economica e degli effetti dei provvedimenti straordinari varati per minimizzare l’impatto della pandemia sull’economia.
Con il ritorno a un ciclo economico favorevole, occorre prestare attenzione affinché il progressivo venire meno dei provvedimenti non determini un peggioramento della qualità del credito: secondo Crif è auspicabile un superamento graduale delle misure per evitare shock.
di Aurora Tamigio
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