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Architettura e sostenibilità: un connubio sempre più stretto

L’architettura è sempre più impegnata nella battaglia contro l’inquinamento, come dimostra per esempio il successo del Bosco verticale di Stefano Boeri, fonte di ispirazione per progetti simili in tutto il mondo. Ma qual è il legame tra edilizia e qualità dell’aria? In che modo la scelta dei materiali può influire sulla salute del nostro Pianeta? Ecco tutte le risposte.

L’edilizia e il consumo energetico

Prima di tutto bisogna evidenziare che l’edilizia ha un impatto ambientale molto forte: quasi il 40% delle emissioni totali di CO2 è infatti legato al settore delle costruzioni. Ecco perché è importante che l’intero processo, a partire dalla scelta dei materiali fino alla manutenzione degli edifici, sia improntato alla sostenibilità.

Quali sono le scelte più green

A livello progettuale si devono sfruttare al meglio l’illuminazione naturale e l’ombreggiamento, in modo da ridurre i consumi energetici, quindi vanno curati i materiali e la stratigrafia delle pareti esterne per limitare la necessità di riscaldare e raffreddare gli ambienti. Tra gli accorgimenti più efficaci e utilizzati negli ultimi anni vi sono gli elementi vegetali sulle facciate e sui tetti, che permettono di assorbire CO2 e apportano vantaggi sia dal punto di vista termico sia da quello acustico, e l’integrazione di prodotti fotocatalitici “mangia smog” come il biossido di titanio che trasforma le polveri sottili in sostanze non nocive.

Attenzione ai processi produttivi

I materiali davvero green sono legati a processi produttivi ecosostenibili, hanno una lunga durata e sono riciclabili al momento dello smaltimento. Tra questi c’è per esempio il legno, la cui produzione richiede meno energia rispetto all’acciaio o al calcestruzzo e non produce gas serra, e i mattoni fatti interamente con plastica riciclata.

di Laura Fabbro

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