Sono state quasi 500mila le domande nelle ultime due settimane per ottenere l’assegno unico universale per figlio, per un totale di 785mila figli a carico già dichiarati.
Questa è la nuova misura di sostegno alle famiglie con figli a carico attiva dal 1° gennaio sulla piattaforma Inps. Contemporaneamente, sono già 1 milione e 66mila le pratiche Isee già elaborate, di cui 731mila dai Caf, con un incremento del 123% rispetto al 2021.
Per evitare che alcune famiglie subiscano un calo della liquidità data dalla contestuale eliminazione di assegni familiari e delle detrazioni per figli a carico sotto i 21 anni, l’obiettivo è quello di portare 7 milioni e mezzo di famiglie a fare richiesta per il nuovo aiuto entro fine febbraio in modo che lo possano riceve entro marzo 2022.
I rischi dello sprint
Questa corsa contro il tempo e il boom di procedure fai-da-te da parte dei cittadini potrebbero comportare qualche rischio. «Temiamo che nei primi giorni di richieste dell’assegno unico – spiega Anna Maria Bilato, del collegio di presidenza del Patronato Inca Cgil – molte domande siano state inviate dalle famiglie anche senza presentare l’Isee. In questo caso, le famiglie avranno diritto all’importo minimo dell’assegno, 50 euro a figlio. Ma chi ha un Isee sotto 40mila euro – ricorda – può ambire a importi maggiori».
La raccolta delle domande è infatti iniziata prima della pubblicazione della circolare Inps con le istruzioni operative, che ancora si attende.
Alcuni chiarimenti sull’assegno unico
Resta ancora qualche nodo aperto, per cui si stanno ancora aspettando dei chiarimenti. In particolare:
- coppie separate: la spartizione del beneficio dell’assegno unico per famiglie con figli non è ancora entrato a far parte degli accordi o delle sentenze dei giudici;
- requisito della residenza in Italia per i richiedenti: per esempio, non è ancora chiaro se gli iscritti all’Aire (l’anagrafe degli italiani residenti all’estero) o coloro che lavorano all’estero per un periodo abbiano diritto a richiedere l’assegno unico per famiglie con figli;
- maggiore età: non è ancora chiaro se per un figlio che diventa maggiorenne nel 2022 bisognerà presentare un aggiornamento da Isee minorenni o a Isee ordinario;
- Decreto legislativo 230/2021: in base a questa misura avrebbero diritto all’assegno i figli maggiorenni che abbiano un reddito inferiore a 8mila euro annui. Non è chiaro a quale annualità si riferisca la soglia. https://www.inps.it/prestazioni-e-servizi/faq-domande-frequenti/assegno-unico-e-universale
Per qualsiasi tipo di chiarimento, è opportuno consultare le Faq interne elaborate dall’Inps.
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