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Bonus casa: ancora poco tempo per usufruire del superbonus 110%

La discussione sull’eventuale proroga del superbonus del 110%, che sta avvenendo in questi giorni per la legge di Bilancio 2022, ha fatto scattare una corsa contro il tempo sia per effettuare e pagare i lavori agevolati sia per esercitare l’opzione di cessione del credito a terzi (per esempio, la banca) o lo sconto in fattura parziale. Diversamente le villette hanno un più ampio respiro considerato il termine al 30 giugno 2022. Per predisporre le asseverazioni e le comunicazioni all’Enea sono necessari 90 giorni dal Sal o dalla fine lavori, mentre per il super sisma bonus va presentata l’asseverazione al Comune.

Come fruire della detrazione?

Per i privati se si vuole fruire della detrazione in dichiarazione è sufficiente il pagamento, gli altri adempimenti sono, invece, posticipabili in relazione allo stato di avanzamento lavori.

Il Disegno di Legge 34/2020 in merito all’opzione di tutti i crediti edili si esprime così «può essere esercitata in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori». Solo il super bonus al 110% fa eccezione, infatti, l’opzione tramite Sal è possibile solo nel caso in cui vengano contemporaneamente rispettate entrambe queste condizioni:

  • i lavori corrispondenti al Sal devono essere svolti almeno del 30% e devono già essere stati comunicati sia all’Enea sia al Comune. Al primo in merito al super ecobonus e al secondo per il super sismabonus (condizione non necessaria per i bonus diversi dal 110%);
  • i privati e i condomìni, per poter usufruire dello sconto in fattura parziale o della cessione del credito, le relative spese devono essere già state pagate. Le imprese, invece, possono utilizzare il principio di competenza, requisito del «sostenimento della spesa».

Non è quindi possibile far rientrare in queste opzioni tutte le spese che, anche se già pagate, sono relative a lavori non ancora ultimati che non sono in linea con la percentuale dello stato di avanzamento dei lavori necessaria a far scattare il bonus.

Ma ricordato che la Dre Veneto 907-1595-2021 ha inserito un’ulteriore condizione per usufruire del 110%: i requisiti necessari al suo utilizzo vanno rispettati e portati a termine «nel medesimo anno di imposta».

Il medesimo anno di imposta

Vediamo nel dettaglio cosa vuol dire rispettare i requisiti per il bonus nel medesimo anno di imposta. Ad esempio per poter esercitare, entro il 16 marzo 2022 l’opzione sottoscritta nel 2021, tramite Sal, è necessario, entro la fine del 2021, sostenere le spese e terminare un Sal di almeno il 30%. Nel caso in cui non si riuscisse a rispettare queste tempistiche sarà possibile utilizzare la prima rata della detrazione del superbonus nella dichiarazione dei redditi per il 2021, attestando che i lavori non sono ultimati.

di Linda Compagnoni

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