Se state sfruttando le detrazioni fiscali sui lavori in casa, siete in buona compagnia: secondo le ultime statistiche delle Finanze, più di un contribuente su quattro (il 27,7%) le ha inserite nelle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2016. Si tratta di 8,2 milioni di contribuenti sui 29,6 che hanno utilizzato il modello Unico e il 730. Ora la legge di Bilancio 2017 potenzia ancora le detrazioni, in particolare per il sisma-bonus e la riqualificazione energetica in condominio. Ecco allora le novità più importanti da tener presenti all’apertura della “stagione dei cantieri”, visto che in primavera viene avviata la maggior parte degli interventi.
1/10 Ancora un anno con il bonus al 50%
Per i lavori di recupero edilizio viene prevista una proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2017, della detrazione del 50%, su una spesa massima di 96mila euro. Gli immobili interessati sono abitazioni, box auto e autorimesse. Le regole sono quelle fissate dall’articolo 16-bis del Tuir. Attenzione: a meno di ulteriori prolungamenti, dal 1° gennaio 2018 la detrazione scenderà al 36% con spesa massima di 48mila euro.
2/10 Altri 12 mesi di ecobonus su singole unità
Prolungate fino al 31 dicembre 2017 anche le detrazioni Irpef/Ires del 65% per la riqualificazione energetica riservate a chi interviene su singole unità immobiliari. Le opere premiate sono le stesse del 2016: infissi, coibentazioni, caldaie, pannelli solari, tende solari, generatori a biomasse, domotica. Sono agevolati i lavori su immobili ad uso abitativo e fabbricati strumentali d’impresa.
3/10 Ecobonus in condominio fino al 2021
Più tempo per decidere i lavori di efficientamento energetico in condominio: l’ecobonus al 65%, in questo caso, viene prorogato di cinque anni, fino al 31 dicembre 2021. Gli interventi detraibili sono gli stessi già agevolati nel 2016, purché eseguiti sulle parti comuni degli edifici condominiali o tutte le unità presenti nel condominio (infissi, coibentazioni, caldaie, pannelli solari, tende solari, generatori a biomasse, domotica).
4/10 Fino al 70% per il cappotto termico in condominio
Per alcuni interventi in condominio, l’ecobonus può arrivare a percentuali maggiorate. In particolare, la detrazione è del 70% per i lavori che riguardano almeno il 25% dell’involucro del condominio. Anche in questo caso, i lavori possono essere eseguiti entro il 31 dicembre 2021 e il recupero della detrazione avviene in dieci anni. La spesa massima è di 40mila euro moltiplicata per il numero delle unità immobiliari dell’edificio. È chiaro che servono interventi molto ampi, poiché nella maggior parte dei casi i lavori sui tetti o sulle coperture non basteranno a soddisfare il requisito del 25 per cento.
5/10 Detrazione al 75% per la riqualificazione su parti comuni
Se si raggiunge la qualità media di prestazione energetica ed estiva del Dm Sviluppo economico 26 giugno 2015, la detrazione per gli interventi su parti comuni condominiali arriva al 75 per cento. Anche in questo caso, c’è tempo fino al 31 dicembre 2021 per completare i lavori e pagare le spese, che sono agevolate fino a un importo massimo di 40mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari dell’edificio. Si tratta ovviamente di lavori molto pesanti, che dovranno coinvolgere anche il condizionamento estivo.
6/10 Sisma-bonus esteso alla zona sismica 3
Un’altra delle novità della legge di Bilancio 2017 è il potenziamento del sisma-bonus, una detrazione specifica che premia gli interventi di messa in sicurezza degli edifici in chiave antisismica eseguiti entro il 31 dicembre 2021. Nella versione “base” la detrazione è pari al 50% su una spesa massima di 96.000 euro. Possono avere questo bonus gli interventi antisismici che non migliorano la classe di rischio sismico dell’edificio, eseguiti su abitazioni e costruzioni adibite ad attività produttive in zona sismica 1, 2 e 3. Per tutti questi lavori, la detrazione si recupera in cinque anni, il che può essere più vantaggioso ma diventa uno svantaggio per i soggetti a basso reddito a rischio incapienza.
Attenzione: per gli edifici diversi (ad esempio, i magazzini) o per quelli collocati in zona 4, la messa in sicurezza antisismica segue le regole del 50% standard, che è stato prorogato solo fino al 31 dicembre 2017 e che dall’anno prossimo – salvo prolungamenti – scenderà al 36 per cento.
7/10 Sisma-bonus potenziato su singoli edifici
Per gli stessi edifici che possono avere il sisma-bonus “base” – cioè abitazioni e costruzioni adibite ad attività produttive in zona sismica 1, 2 e 3 – la detrazione aumenta al 70% se l’intervento riduce il rischio sismico di una classe e all’80% se lo riduce di due classi. La spesa massima è sempre di 96mila euro, il che può essere penalizzante nel caso dei grandi capannoni che costituiscono una singola unità immobiliare, e il recupero della detrazione avviene in cinque anni. La classificazione sismica degli edifici è affidata a un Dm delle Infrastrutture, presentato lo scorso 28 febbraio dal ministro, Graziano Delrio.
8/10 Sisma-bonus fino all’85% in condominio
La detrazione per la messa in sicurezza sismica, se eseguita su parti comuni di edifici condominiali situati nelle zone di rischio 1, 2 e 3, è maggiorata al 75% se l’intervento riduce il rischio sismico di una classe e all’85% se lo riduce di due classi. La spesa massima su cui applicare il bonus è 96mila euro moltiplicata per il numero di unità dell’edificio. Anche in questo caso, il recupero della detrazione avviene in cinque anni e c’è tempo fino al 31 dicembre 2021 per completare – e pagare – le opere.
9/10 Una chance di cedere il bonus per lavori condominiali
Nei condomini, i soggetti che beneficiano degli ecobonus maggiorati (al 70 o 75%) e del sisma-bonus potenziato (al 75 o 85%) possono cedere il credito d’imposta ai fornitori o ad altri privati soggetti privati, escluse banche e intermediari finanziari. Le modalità attuative saranno fissate dalle Entrate, con un provvedimento che avrebbe dovuto essere emanato entro il 2 marzo 2017. Questa nuova cessione coesiste con quella del 65% in condominio prevista dal 2016 e regolata da un provvedimento a parte. Finora la modalità 2016 si è rivelata un flop: la speranza è che per la nuova versione vengano previste modalità più snelle.
10/10 Un altro anno con il bonus mobili abbinato ai lavori
La legge di Bilancio proroga di un anno – fino al 31 dicembre 2017 – anche la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe A+ (per i forni la A) su una spesa massima 10mila euro. Come negli anni scorsi, la detrazione riguarda beni destinati all’arredo di un immobile per cui si è goduto del bonus 50% per il recupero edilizio. Attenzione, però: dal 1° gennaio 2017 lo sconto è utilizzabile solo se i lavori edilizi sono partiti dopo il 1° gennaio 2016 (fino al 31 dicembre dell’anno scorso, invece, il cantiere poteva essere anche più vecchio). L’agevolazione si recupera in dieci anni. Non è stato prorogato, invece, il bonus mobili per le coppie under 35 che hanno acquistato casa.
fonte: sole24ore