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Cartelle esattoriali: il Ddl Bilancio estende i pagamenti a 180 giorni, ma con l’aggio raddoppiato al 6%

Le ultime modifiche alla legge di Bilancio prevedono anche per le cartelle esattoriali notificate nel primo trimestre 2022 che i termini per il pagamento scadano a 180 giorni dalla notifica. Cioè, tre volte tanto rispetto a quelli previsti normalmente (60 giorni dalla notifica).

Leggendo meglio il testo del Decreto fisco lavoro, collegato alla legge di Bilancio, emerge che il raddoppio dell’aggio e cioè la remunerazione che l’Agente della riscossione percepisce per la sua attività di riscossione che va dal 3% al 6% a carico del contribuente, scatta già dopo il sessantesimo giorno dalla “ricezione” dell’atto da parte dell’agente.

Inoltre, sembrerebbe che nonostante l’eliminazione dell’aggio contenuta nel Ddl di Bilancio, questa non si applichi «per i carichi affidati fino al 31 dicembre 2021».

Cartelle esattoriali: un caso concreto

In un articolo del Sole 24 Ore è stata ipotizzata una situazione tipo in cui una cartella notificata il 10 dicembre 2021 potrebbe essere saldata fino all’8 febbraio 2022 con l’aggio al 3%, ma dal giorno successivo ci sarebbe già il raddoppio dell’onere della riscossione a carico del contribuente che però potrebbe comunque pagare fino all’8 giugno 2022, usando i vantaggi espressamente previsti dalla norma fino a quel giorno. Va precisato però che con il passaggio dall’aggio agli oneri di riscossione c’è già stato un risparmio per il debitore che ammonta a due punti percentuali e cioè da una percentuale all’8% agli oneri di riscossione al 6%.

In definitiva, è importante calcolare bene i tempi per riuscire a saldare i debiti nei tempi previsti dalla legge che non facciano incappare in future contestazioni di versamenti insufficienti o intempestivi.

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