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Cashback di Stato: arrivano superpremi e rimborsi da 1 miliardo di euro

Nel 2022 il cashback di Stato non ci sarà, dal momento in cui nella nuova Legge di Bilancio non sono stati stanziati i fondi per poterlo finanziare. Così la misura voluta dal Governo Conte bis chiude i battenti, almeno per ora, nonostante l’ampio apprezzamento riscosso fra i cittadini. Infatti un italiano su sei ha partecipato all’iniziativa, un totale di 9.357.748 persone che dall’8 dicembre 2020 fino al 30 giugno scorso si sono visti restituire, a fronte dei pagamenti elettronici, oltre un miliardo (1.123.383.093,04 euro per la precisione). Non solo, pochi giorni fa è stato erogato anche il tanto atteso superpremio, ossia 1.500 euro per i primi 100mila cittadini con il maggior numero di pagamenti elettronici. La cifra con cui lo Stato li ha premiati è stata di 149.944.500 euro. Solo in 37, fra gli aventi diritto al Super Cashback, non hanno ricevuto nulla per non aver comunicato l’iban, come riporta la Consap.

Il Cashback non è stato rinnovato per il 2022

L’operazione, che rientrava nella volontà di limitare la circolazione dei contanti in Italia, aveva fra i suoi obiettivi quello di combattere il nero, decisamente uno dei problemi da risolvere con urgenza per l’economia del nostro Paese. Col rimborso del 10% di tutti i pagamenti elettronici, il Governo di Conte, al secondo mandato, era riuscito a raccogliere ampio consenso dalla cittadinanza, nonostante le perplessità di alcuni partiti, come Fratelli d’Italia, ma anche di Draghi. Quest’ultimo in particolare aveva puntualizzato come, secondo il suo parere, questa manovra andava a premiare le aree già più ricche del Paese, quindi le grandi città e il Nord: ed effettivamente le adesioni si sono concentrate in particolar modo nel Centro-Nord, dove si registra la maggiore disponibilità economica e la diffusione delle carte di credito, indispensabili per partecipare al Cashback.

E come da tradizione non sono mancati i furbetti, che hanno provato a spezzettare i pagamenti, soprattutto di benzina, per riuscire a scalare con più probabilità la classifica di chi aveva il maggior numero di transazioni e ottenere così il superpremio. Questo ha imposto diversi controlli per scovare gli imbroglioni e va detto, infine, che la manovra non aveva avuto grande apprezzamento dalla BCE. Dall’Europa infatti ci si era lamentati per la mancanza di preavviso riguardo all’attuazione di un’iniziativa che, in qualche modo, avrebbe impattato sulla circolazione di denaro.

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