Si intravede una ripresa del mercato immobiliare nel corso dei prossimi mesi dopo questo duro periodo di emergenza sanitaria e, secondo il parere degli esperti, le quotazioni degli investimenti immobiliari torneranno ai livelli pre- Covid entro il 2022.
Cosa ci si deve aspettare
Una ripresa più veloce di quanto immaginato dunque per l’intera area Europea sul fronte degli investimenti nel mattone; ecco cosa emerge dall’Emea Real Estate Outlook 2021 pubblicato solamente qualche giorno fa da Cbre, nota società di consulenza immobiliare.
Previsioni che non devono certamente stupire se si tiene conto di due variabili. La prima da prendere in considerazione riguarda un livello macroeconomico che vede i tassi di interesse attuali posizionati a livelli bassissimi e gli istituti bancari che non vogliono rivedere le misure di supporto monetario alla popolazione; questo quadro, che stando a quanto dichiarato dagli esperti si protrarrà per i prossimi 18 mesi, sarà certamente un elemento molto favorevole per la tenuta del mercato immobiliare e la vendita e l’acquisto di immobili più in generale. La seconda cosa da considerare riguarda le tempistiche relative alla diffusione del vaccino che, se confermate, porteranno gli investimenti nel mattone a crescere tra il 5 e il 10% nel 2021, per tornare ai livelli precedenti la pandemia entro il 2022.
Uffici, il settore più colpito
Ragionando in termini di investimenti immobiliare il comparto che ha risentito di più della pandemia e delle sue conseguenze è stato senza dubbio quello degli uffici. Il confinamento e il maggiore ricorso allo smart working hanno portato una perdita per il settore del -40% in nove mesi, ma Cbre si rivela ottimista con una stima di ripresa già a partire dal prossimo anno, con un grande interesse per soluzioni tecnologiche più all’avanguardia e posizioni centrali.
di Francesca Lauritano
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