Dopo la Colombia Britannica, si allarga con l’Ontario il numero di province canadesi che hanno deciso di tassare gli acquirenti immobiliari stranieri. La tassa ammonta al 15% sul totale della spesa e trova la sua giustificazione nella volontà di combattere la speculazione immobiliare, soprattutto guidata da investitori asiatici attratti dalle potenzialità del mercato, che però è a rischio bolla.
Il Governo, che ha varato questa misura, ha espresso la volontà di promuovere la costruzione di nuove case, mettendo in atto un piano di investimenti pari a 125 milioni di dollari in cinque anni. L’idea è anche quella di scoraggiare gli speculatori e salvaguardare tutto il settore degli affitti e di chi vive in locazione, che non deve assolutamente diventare vittima di un’economia in forte crescita.
In un anno i prezzi degli immobili nell’area di Toronto sono aumentati del 33%, raggiungendo un valore medio pari a oltre 630mila euro, una cifra certamente fuori dalla portata delle famiglie medie. Per gli affitti l’aumento è stato più contenuto, ma si parla comunque di un +11% in dodici mesi.
La salute dell’economia canadese è comunque evidente anche guardando al tasso di disoccupazione, fermo all’1,3%, il valore più basso degli ultimi dodici anni. Prima di decidere di tassare gli acquirenti stranieri, l’Ontario ha ben guardato all’esempio della Colombia Britannica: dopo aver introdotto la stessa tassa del 15%, i prezzi degli immobili residenziali a Vancouver sono scesi del 5%, a fronte di un valore medio record raggiunto l’anno scorso pari a 1,5 milioni di dollari a immobile.
Fonte: https://www.immobiliare.it/news/in-canada-si-tassano-gli-acquirenti-stranieri-30373