A conferma che la città di Milano non ha perso il suo appeal agli occhi degli investitori, ecco il progetto sostenuto da Coima che, a fronte di una spesa di 300 milioni, vedrà la nascita di un nuovo “bosco verticale” e cambierà il volto della zona intorno a via Melchiorre Gioia. Si chiama ufficialmente Pirelli 39 e si tratta del primo intervento di rigenerazione urbana dopo la comparsa del Covid-19 e sarà orientato al tema della sostenibilità ambientale.
Pirelli 39: una sfida green firmata Stefano Boeri
Ad aggiudicarsi la gara indetta da Coima sono stati Stefano Boeri, l’ideatore del celebre Bosco verticale che ha ispirato progetti simili in tutto il mondo, e l’architetto americano Liz Diller. La loro proposta prevede da una parte la riqualificazione del cosiddetto Pirellino, ex sede degli uffici comunali acquistato da Coima per 194 milioni di euro (valore compreso nei 300 milioni di investimento finale), dall’altra la creazione di una nuova torre residenziale “botanica” e un ponte serra aperto alla città.
Per quanto riguarda il primo intervento, verrà ampliata la facciata a partire dal settimo piano e si creerà un punto panoramico sul tetto. La torre residenziale, invece, sarà il cuore del nuovo “bosco verticale” alto 110 metri con 1.700 mq di vegetazione in grado di assorbire 14 tonnellate di Co2 e di produrne 9 di ossigeno in un anno. Grazie ai rivestimenti fotovoltaici, inoltre, il grattacielo si manterrà per il 65% con energia rinnovabile.
Il progetto prevede infine di trasformare l’edificio a ponte che scavalca via Melchiorre Gioia in una serra che potrà ospitare eventi pubblici: questo se il Comune riconoscerà Pirelli 39 come immobile dismesso in applicazione della legge regionale sul recupero urbanistico. Altrimenti il progetto verrà completato senza il ponte-serra.
di Laura Fabbro
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