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Mutuo rifiutato? Ecco perché succede

Il desiderio di acquistare casa è comune alla maggior parte degli italiani; eppure, non sempre la strada verso un acquisto è in discesa. La richiesta del mutuo per la prima casa può, infatti, portare a un arresto, qualora la concessione del mutuo venga rifiutata.

Analizziamo, caso per caso, cercando di capire quali sono le cause che potrebbero portare la banca a dire “no“.

Reddito insufficiente e mutuo rifiutato

Reddito e stato lavorativo sono due elementi chiave, quando si parla di mutui. A non essere visti di buon occhio sono i contratti a tempo determinato, nel timore di una certa precarietà del richiedente, che potrebbe generare una sospensione del pagamento delle rate.

Spesso, infatti, le cosiddette entrate secondarie, facciamo riferimento ad affitti non registrati o altre somme di denaro, non sono considerate sufficienti.

Ricordiamo, poi, che la situazione patrimoniale di chi richiede il prestito influisce anche sulla rata, che non deve superare il 30-35% del reddito.

Anche altri prestiti in corso potrebbero essere dei deterrenti.

Blocchi nella concessioni dei mutui per i cattivi pagatori

Un’altra ragione che può bloccare l’accettazione della domanda è il passato creditizio.

Le situazioni di insolvenza, in parole semplici, quando si è considerati dei “cattivi pagatori“, per mancato pagamento o ritardo, rendono più difficile avere un mutuo.

Per quanto tempo si è considerati cattivi pagatori? Facciamo un esempio: i ritardi di una o due mensilità sono cancellati dopo 12 mesi dalla regolarizzazione; dai 3 mesi a salire, sono cancellati dopo 24 mesi.

Mutuo rifiutato dopo la perizia

Un mutuo può essere rifiutato dopo la consueta perizia e, dunque, con la valutazione della situazione dell’immobile; questo è il caso degli abusi edilizi.

Il rifiuto può anche esserci in caso di donazioni, perché l’immobile potrebbe essere reclamato dall’erede, impugnando il testamento.

Quando il mutuo è rifiutato senza una motivazione

La banca può scegliere di non concedere il mutuo senza dare una motivazione. Il richiedente ha, però, il diritto di ottenere il documento col perché, in maniera formale.

Questo episodio può purtroppo mettere a rischio un’eventuale nuova richiesta a un’altra banca.

Cosa fare, se la banca rifiuta il mutuo?

Mutuo rifiutato? Il richiedente può fare appello all’Arbitro bancario finanziario (Abf), 30 giorni dal reclamo mosso in banca.

Ancora, può rivolgersi all’Abf entro un anno dall’esposto. Dopo altri 30 giorni, in assenza di risposte da parte della banca, l’Arbitro ha altri 60 giorni per sentenziare.

Se la sentenza non è chiara e non convince chi l’ha richiesta, è possibile rivolgersi al tribunale.

Cosa fare, prima di richiedere un mutuo?

Meglio, dunque, rivolgersi a un Mediatore Creditizio, prima di richiedere un mutuo, per capire al meglio come ottenere il finanziamento, a seconda della propria situazione.

di Redazione

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