C’è chi scommette che il futuro urbano, in un tempo neanche troppo lontano, si svolgerà sull’acqua. Un’idea su come potrebbe essere una metropoli che galleggia sul mare arriva da quello che per ora è solo un progetto avveniristico sulla carta, ma che promette di diventare reale nel giro di qualche anno. Il suo nome è Oceanix e si presenta come la prima città galleggiante al mondo: sorgerà in Corea del Sud e potrebbe essere già pronta per essere abitata nel 2025.
Oceanix, la prima città per vivere sull’acqua
Sostenuta da UN-Habitat, il programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani con il compito di favorire un’urbanizzazione sostenibile sia dal punto di vista sociale che ambientale, Oceanix è progettata da Big, Bjarke Ingels Group, un gruppo formato da architetti, designer, urbanisti, paesaggisti, ricercatori e investitori con sedi Copenhagen, New York, Londra e Barcellona.
Con un investimento di 200 milioni di dollari, sarà la prima infrastruttura al mondo a sviluppare una tecnologia per vivere sull’acqua, senza distruggere gli ecosistemi marini.
La metropoli galleggiante, a prova di uragano
Costruita al largo della costa della Corea del Sud entro tre anni, la metropoli acquatica sarà composta da tante piattaforme esagonali che si estendono per un totale di 75 ettari e che potrebbero ospitare fino a 10mila residenti.
La città, ancorata al fondo marino è progettata per resistere a inondazioni, tsunami e uragani della categoria 5 della scala Saffir-Simpson. Oltre a essere ecosostenibile, Oceanix sarà anche autosufficiente. Genererà elettricità, grazie a pannelli solari e fotovoltaici posti sulle abitazioni, produrrà cibo a acqua potabile per i suoi abitanti e li traghetterà tra le isole su mezzi futuribili.
Una salvezza per le popolazioni contro l’aumento del livello del mare
L’obiettivo di Oceanix qual è? Aiutare le popolazioni minacciate da eventi metereologici estremi e dall’innalzamento del livello dei mari. Si pensa che entro il 2050, nove delle dieci città più grandi del mondo saranno colpite dall’innalzamento dei mari.
Anche se si riuscisse a limitare il surriscaldamento globale, il livello del mare sarà destinato a salire, tanto che alcuni atolli dell’Oceano Pacifico stanno già scomparendo. Per questo, da tempo, ingegneri e architetti stanno cercando di sviluppare nuove tecnologie per vivere sull’acqua.
di Ida del Coro
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