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Più risorse contro il caro bollette: in arrivo 3,8 miliardi. Ecco i dettagli della manovra

Il governo prova a mettere sul tavolo già per il Consiglio dei ministri di oggi la cifra di 3,8 miliardi di euro, ovvero almeno l’equivalente a quanto è stato stanziato per il primo trimestre di quest’anno a sostegno di famiglie e imprese interessate dal rincaro delle bollette.

Ieri i tecnici del ministero dell’Economia, del ministero dello Sviluppo Economico e di quello della Transizione Ecologica hanno cercato di mettere a punto un meccanismo che permettesse di andare oltre ai circa 1,5-1,8 miliardi che già era stato deciso di reperire attraverso i proventi delle aste di Co2.

La proposta

Si è analizzata in un primo momento la possibilità di un intervento sugli extra-profitti incassati dalle aziende produttrici. L’intervento richiede però tempi più lunghi, e dunque è stato rinviato a una maggiore riflessione. 

L’ipotesi più quotata è quella della cartolarizzazione degli oneri di sistema delle bollette, che permetterebbe di ottenere circa 2,5-3 miliardi,

Si valutano anche il taglio degli incentivi sul fotovoltaico e sull’idroelettrico,  che sono interventi da circa 1,5 miliardi ciascuno. Il decreto dovrebbe dunque stanziare risorse per circa 4-5 miliardi in tutto. Una parte, da 1,2 a 1,5 miliardi, è riservata ai ristori per le imprese dei settori chiusi per decreto o in grave difficoltà a causa della pandemia, a cominciare dal turismo. Le misure previste vanno dalla proroga della cassa Covid al credito d’imposta per l’affitto degli immobili utilizzati come strutture ricettive fino all’esenzione del versamento della prima rata dell’IMU, sostegni a fondo perduto e decontribuzione.

Caro bollette: le risorse

È dunque serrato il confronto all’interno del governo per definire la strategia da mettere in campo per arginare gli effetti del caro energia su famiglie e imprese.

L’obiettivo di questa serie di vertici è stato quello di trovare un’intesa sulle misure che dovrebbero entrare nel provvedimento atteso sul tavolo del Consiglio dei ministri giovedì 20 gennaio. In quell’occasione l’esecutivo dovrebbe approvare le nuove soluzioni per calmierare gli aumenti delle bollette di luce e gas, insieme a una nuova tornata di ristori per le attività colpite dalle restrizioni anti-Covid.

«Si sta parlando di questo contributo di solidarietà a quelle aziende che hanno avuto un extra profitto dalla gestione del gas. Il punto però è che non basta solo pensare a tamponare questo momento, ma stiamo ragionando anche di alcune misure a lungo termine, 12-24 mesi’», ha spiegato il viceministro dell’Economia, Laura Castelli

Le proposte di Confindustria

Il delegato di Confindustria per l’Energia Aurelio Regina e il direttore generale Francesca Mariotti sono intervenuti al tavolo convocato dal Mise sull’emergenza dei prezzi energetici.

Per Confindustria la situazione «è drammatica e richiede interventi urgenti e strutturali di politica industriale. Non è possibile rinviare le decisioni – è il messaggio dell’associazione datoriale – serve un atto di coraggio per superare la logica degli interventi spot. Serve agire in fretta come hanno già fatto Francia e Germania. L’impatto dei maggiori costi energetici si sta abbattendo sulle imprese industriali».

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