Il 31 marzo si avvicina e con lui la fine dello stato di emergenza (in essere da più di due anni) e un calendario sempre più concreto delle riaperture che accompagneranno gli italiani verso la tanto agognata normalità. Sarà questa la settimana decisiva per il Governo Draghi per pronunciarsi, una volta per tutte, sulla fine di tutte le restrizioni ancora in piedi, dare una spinta al turismo e rimettersi in pari con le altre città Europee.
31 Marzo: il programma del Governo e l’addio di Figliuolo
Un programma in 4 fasi (dal 1° Aprile al 15 Giugno) quello stilato da Mario Draghi in accordo con il Comitato tecnico scientifico che, per accelerare il processo di ritorno alla normalità e tentare il tutto per tutto per far ripartire il settore turistico in vista di Pasqua e dei mesi estivi, mette a tacere voci e perplessità dei più affezionati a Green pass e restrizioni fissando date ben precise per dire addio a mascherine e certificazioni verdi (rafforzate e non).
Una richiesta urlata a gran voce e proveniente da più parti: mentre il ministro del Turismo vuole riportare l’Italia al livello di nazioni come la Spagna, che già dalla seconda settimana di febbraio aveva dichiarato il Covid-19 una malattia endemica eliminando un blando obbligo di green pass (fino a quel momento veniva richiesto solo il certificato “base” e unicamente per far visita ai parenti nelle RSA e per i locali di ozio notturno con più di 50 persone), sono gli stessi cittadini italiani, insieme a virologi ed esperti dei più famosi salotti televisivi, a chiedere un cambiamento significativo a fronte degli sforzi fatti negli ultimi due anni.
Con la fine dello stato di emergenza (fissato per il 31 marzo e già più volte prorogato dal marzo 2020 ad oggi) sarà il momento di salutare anche il sistema a colori (che fino a questo momento hanno segnato le città più a rischio), il Generale Figliuolo e il Cts.
Green pass, quarantene, scuola, capienze e mascherine: cosa cambia dal 1° Aprile
Si aspettano la cabina di regia e la riunione del Consiglio dei Ministri, previsti per questo pomeriggio, per il via libera definitivo, ma nonostante i casi in leggero aumento la strada verso lo stop a green pass, mascherine e restrizioni sembra essere già stata tracciata.
Si parte dal 1° Aprile con la caduta dell’obbligo di Super Green Pass all’aperto per bar, ristoranti, palestre, piscine e mezzi di trasporto pubblici locali. Per viaggiare con treni, navi e aerei non sarà più richiesta alcuna certificazione (né base né rafforzata), così come per soggiornare in alberghi o strutture ricettive, andare a vedere una mostra, usufruire di servizi alla persona e praticare sport all’aperto.
Via la certificazione, verde in tutte le sue forme, anche per andare a fare shopping o recarsi alle poste, in banca, alle sagre, per assistere a cerimonie pubbliche o a spettacoli all’aperto e per servirsi di seggiovie e ski-lift.
Le capienze torneranno al 100% sia per le discoteche all’aperto sia per gli impianti sportivi all’aperto e al chiuso. Resta, per ora, l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi ma bambini e ragazzi, a scuola, potranno dire addio alle Ffp2 e all’auto isolamento qualora entrassero in contatto con persone positive.
Cinema, teatri e lavoro: cosa cambia dal 1° maggio
Stop al green pass base e rinforzato al chiuso per tutte le attività – ricreative e non: si potrà tornare al cinema, al teatro e a mangiare e bere nei ristoranti al chiuso senza presentare alcun lasciapassare. Niente più certificazione verde per mense e catering, per assistere a un concerto o a un evento sportivo in sale e palazzetti chiusi, per partecipare a convegni e congressi, concorsi pubblici o recarsi in centri culturali, nelle università e nei centri benessere.
Con l’arrivo del mese di maggio cade anche l’obbligo di mascherina Ffp2 per chi si reca allo stadio o a un concerto ma, soprattutto, vengono abolite le sanzioni e le direttive che prevedevano la sospensione da lavoro e stipendio per quanti sprovvisti di certificato verde. Niente più green pass al lavoro, dunque, tranne per gli over 50 che dovranno comunque aspettare il 15 giugno.
Giugno: obbligo vaccinale e discoteche
Le ultime due date della road map del ritorno alla normalità sono fissate per il 1° giugno, data in cui cadrà l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 nei mezzi di trasporto, le palestre, gli impianti di risalita al chiuso, aerei, treni, navi e sport al coperto e le discoteche al chiuso potranno ricominciare a lavorare al pieno delle loro possibilità, e il 15 giugno, quando verrà meno l’obbligo vaccinale per tutte le categorie finora interessate: medici, infermieri, corpi di polizia, over 50, operatori delle Rsa e di pubblico soccorso, fornitori esterni di ospedali e luoghi della salute, polizia penitenziaria e servizi segreti.
di Ludovica Russotti
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