Dopo dieci anni di crisi, i prezzi del mattone in Spagna tornano a salire. E il mercato residenziale può di nuovo respirare. È quanto emerge da un’analisi di Scenari Immobiliari pubblicata nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore.
Aumenta il potere d’acquisto e il residenziale torna a respirare
Va ricordato che, secondo il Fondo Monetario Internazionale, il potere di acquisto degli spagnoli è in crescita e l’anno scorso ha superato quello degli italiani. Un dato che spiega, anche se solo in parte, la ripresa del settore residenziale in Spagna. Dove nel 2017 si sono registrate più di 532mila compravendite in questo settore, con un incremento del 16,3% rispetto al 2016. Si tratta del dato più elevato dal 2008 e ha interessato tutte le regioni iberiche, con il top nella Navarra (+26%) e Cantabria (+22%). Per il quarto anno consecutivo, inoltre, i prezzi delle abitazioni hanno registrato un aumento (+6,2%).
Il mercato a Madrid e Barcellona
Nelle due città principali, Madrid e Barcellona, si è registrata la crescita più alta dei prezzi di vendita. E per il 2018 si attende un aumento di circa il 17%. Ma, se si guarda al lungo periodo, il gap è ancora grande: -28,5% nelle quotazioni residenziali di Barcellona (dove il range di prezzi varia dai 3.000 ai 5.500 euro al metro quadro) dal 2008 a oggi, addirittura -32,1% a Madrid (con valori al metro quadro leggermente più bassi rispetto alla città catalana: da 2.800 euro a 5.300).
Le ragioni che hanno spinto il mercato spagnolo sono almeno quattro: l’alta domanda, le politiche che incoraggiano i mutui, il forte interesse da parte degli investitori e i nuovi sviluppi residenziali che richiamano acquirenti.
di Giovanni Marrucci
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