Da qualche giorno le case italiane sono un po’ più smart. A fine marzo è infatti sbarcato in Italia l’altoparlante intelligente Google Home, disponibile anche nel formato Mini. Ricevere il buongiorno al mattino, farsi leggere il giornale e ascoltare la radio sono solo tre delle tante funzionalità che gli smart speaker offrono agli utenti.
La prima azienda a proporre uno smart speaker è stata Amazon, che ha lanciato Echo nel 2015. Ma fra le lingue disponibili non c’è ancora l’italiano. E così Google ha potuto bruciare la concorrenza buttandosi nel mercato tricolore, dove l’unico assistente vocale presente fino a una settimana fa era Siri, disponibile però solo per gli utenti Apple. L’altoparlante di Google rende quindi accessibile a tutti il mondo degli smart speaker. Ricordarsi degli appuntamenti della giornata, controllare il meteo e trovare informazioni sugli alimenti che stiamo per mangiare sarà dunque più semplice: basteranno un’app da scaricare sullo smartphone e la voce.
Smart speaker, tre italiani su quattro vorrebbero comprarne uno
Secondo una recente analisi di Canalys, società che fa ricerche di mercato nel settore della tecnologia, gli smart speaker sono l’accessorio di elettronica di consumo più in crescita e nel corso del 2018 potrebbero esserne venduti in tutto il mondo più di 56 milioni (sono stati poco meno di 35 milioni nel 2017 e poco più di 5 nel 2016). Restringendo il campo al nostro Paese, una ricerca realizzata da Find ha rivelato che tre italiani su quattro, tra quelli che accedono regolarmente a internet, sarebbero propensi ad acquistare un altoparlante intelligente. Tra di loro il 60% lo farebbe per controllare i sistemi di domotica connessi alla casa. In altre parole, per rendere la casa un po’ più smart.
di Giovanni Marrucci
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