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Bonus ristrutturazione, cosa succede in caso di decesso del beneficiario?

Cosa succede se il beneficiario di un bonus fiscale, richiesto per portare a termine interventi edilizi su un immobile, decede prima di riuscire a usufruire della quota di agevolazione?

A pronunciarsi a questo proposito ci ha pensato solamente qualche giorno fa l’Agenzia delle Entrate, che si è trovata a valutare il caso di un contribuente deceduto dopo aver già sostenuto le spese relative alle opere di ristrutturazione del proprio immobile.

Il caso

Nel caso preso in esame, le quote della detrazione rimaste in sospeso dopo la morte del beneficiario sono state regolarmente trasferite agli eredi, tra cui la moglie dell’istante e figlia del deceduto, che a sua volta è deceduta poco dopo, senza usufruire della quota di detrazione spettante.

A questo punto l’istante – il marito vedovo di una delle eredi – ha chiesto all’Agenzia delle Entrate:

  • di poter beneficiare delle detrazioni per le quote dell’immobile che sono ora in suo possesso,
  • se nel computo della rata è possibile considerare la detrazione non fruita dalla moglie e
  • se può utilizzare la quota aggiuntiva spettante alla figlia incapiente.

Il chiarimento dell’Agenzia

L’Agenzia sottolinea che nel caso in cui deceda l’erede che ha acquisito le quote del primo beneficiario, queste non passano a un successivo erede. Ciò significa che il trasferimento delle agevolazioni residue all’erede può essere fatto solamente una volta.

Questo chiarimento è stato fatto sul caso specifico di bonus ristrutturazione, ma può essere esteso a tutte le varie detrazioni fiscali immobiliari, compreso il Superbonus 110%.

di Francesca Lauritano

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