Importanti aggiornamento sul fronte del progetto delle Città Circolari: negli ultimi giorni, infatti, sono stati firmati i decreti che contengono i criteri secondo cui saranno selezionati i progetti che incentivino l’economia circolare, appunto. Il plafond totale per questi bandi sarà di oltre 2 miliardi di euro.
Si tratta dell’attuazione della Missione 2, Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del nostro paese.
Città Circolari, si avvicina la realizzazione del progetto
Un passo in meno adesso ci separa dall’obiettivo: il Ministero della Transazione Ecologica, come avevamo avuto modo di accennare già in questa news, ha finalmente pubblicato i decreti che esplicitano i criteri di selezione dei progetti, compreso i progetti “faro” per le filiere industriali strategiche.
Il focus sarà sul potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, sugli impianti di riciclaggio e sulle iniziative relative ad una migliore gestione della filiera di carta e cartone, plastiche, RAEE e tessili. I progetti riguarderanno non solo la creazione di nuove strutture, ma anche i lavori per l’ammodernamento e l’ampliamento degli impianti già esistenti.
Progetti faro, di cosa si tratta
I decreti fissano però anche i criteri per la selezione dei cosiddetti “progetti faro” per le filiere industriali strategiche, a cui sono destinati 600 milioni di euro, e cioè per l’incentivazione di tecnologie e processi altamente innovativi in ambito produttivo, sempre con l’obiettivo di incentivare le economie circolari. Attraverso la formazione di questa sorta di distretti circolari, infatti, si potrà ottenere una più spiccata resilienza del settore.
di Francesca Lauritano
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