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Come aggiustare il bagno? Lo chiediamo a Google

Il lavandino perde acqua? Molto probabilmente il proprietario del rubinetto gocciolante sta già cercando online informazioni su come ripararlo.

Dal 2004 le domande “pratiche” fatte a Google sono aumentate del 140%, ogni anno milioni di persone si rivolgono al motore di ricerca per trovare diverse informazioni: dalle notizie di attualità alla programmazione del cinema vicino casa. Ma la gran parte delle ricerche riguardano le riparazioni domestiche.

I dati li fornisce Google stesso in un sito, che fa parte del progetto “News Lab”, chiamato “How To Fix a Toilet – And Other Things We Couldn’t Do Without Search” (“Come si aggiusta un bagno – E altre cose che non sapremmo fare senza una ricerca”), una vera e propria rappresentazione delle abitudini degli utenti in rete.

La parte visuale e interattiva è stata curata dal designer Xaquín G.V, che racconta così il suo rapporto con Google e le ricerche sui lavori in casa: “La cosa più maschilista che fanno i “tuttofare”, quando spiegano alla coppia la riparazione da fare, è rivolgersi solo all’uomo. Non capisco come non vedano il mio sguardo fisso, bianco: io non sto capendo quello che dicono. Di solito mia moglie sì”. E prosegue: “Io ho bisogno di vedere immagini, filmati, disegni e “clicca qui”, quindi uso google, trovo foto e diagrammi. E finalmente capisco”.

Grazie al progetto di Google si scopre che uno dei crucci più frequenti tra gli italiani riguarda la riparazione delle finestre, seguito dalla ricerca di consigli per aggiustare la lavatrice. Invece, non hanno bisogno dell’aiuto di Google per cambiare una lampadina o per aggiustare il lavandino.

Per chi ha voglia di curiosare e divertirsi il sito permette di fare un “giro del mondo” delle richieste di aiuto più popolari, ad esempio per gli americani la ricerca più comune è “come tirare su una parete” e, frequentemente, montarci una porta in mezzo. Nei paesi con un clima caldo il frigorifero è fondamentale e le persone chiedono a Google come installarli.

Le ricerche sul “bricolage” sono solo la punta dell’iceberg. Commentando la sezione del sito dedicata alle prime cento domande più ricorrenti, Xaquín scrive: ”La nostra abitudine a delegare, per alleggerire il cervello, sembra averci portato a non ricordare anche le cose più semplici“. Ai motori di ricerca si chiede veramente di tutto, si va dai quesiti più banali (“come bollire un uovo“) alle richieste sulle questioni di cuore (“Come baciare” o “Come far innamorare una ragazza“), passando per il benessere fisico (“Come dimagrire”).

Domande che prima si facevano agli amici o ai familiari e ora vengono affidate a Google.

Fonte: https://www.immobiliare.it/news/come-aggiustare-il-bagno-lo-chiediamo-a-google-31819