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Cresce il residenziale e la logistica; uffici, retail e hotellerie frenano. Lo studio 2021 di Gabetti e Patrigest

Il mercato residenziale ha confermato le previsioni di resilienza alla pandemia. Lo conferma lo studio di Gabetti e Patrigest sui trend dei primi nove mesi del 2021.

In questo periodo, le compravendite sono cresciute del 43,1% rispetto allo stesso periodo del 2020, registrando un totale di 536mila transazioni. Un rimbalzo naturale, contando il lockdown dell’anno scorso, ma i dati mostrano anche una crescita del 23% rispetto al 2019.

Anche il residenziale in locazione interessa gli investitori e mette a segno un volume totale di investimenti di 210 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021 sul 2020, che a sua volta aveva registrato 370 milioni di euro.

Si prevede che il trend positivo proseguirà anche quest’anno in considerazione del vantaggio fiscale del Superbonus 110% che, prolungato nel 2022, supporterà gli interventi di efficientamento energetico negli edifici residenziali, stimolando la domanda di abitazioni usate da riqualificare. 

Lo smart working penalizza il settore degli uffici 

Il settore degli uffici è stato penalizzato nel 2020 sul fronte degli investimenti  a causa dell’emergenza sanitaria e del ricorso allo smart working. I primi tre trimestri del 2021 hanno visto una ripresa significativa delle transizioni con un +48,6% rispetto al 2020. Il settore nei primi 9 mesi dell’anno scorso ha pesato per il 32% sul totale degli investimenti pari a 1,6 miliardi di euro. Milano e Roma sono state particolarmente brillanti, con rispettivamente un +35% e un +71%, anche se con volumi ancora al di sotto di quelli del 2019.

Sul fronte delle previsioni, è vero che si ricercano superfici inferiori, rispetto al 2019, anche a causa dello smart working, ma neanche troppo, perché è in corso un ripopolamento degli uffici.

Ha sofferto il retail. Meglio la grande distribuzione 

È il settore retail ad aver subito maggiormente i contraccolpi dei lockdown pandemici e le restrizioni dei DPCM e dei decreti legge.  

Gli investimenti immobiliari nel retail, nei primi nove mesi del 2021 hanno registrato un volume di investimenti pari a 280 milioni di euro, in calo rispetto ai primi nove mesi del 2020. Nel seconda parte 2021 il settore ha cominciato a reagire e ci si aspetta che la ripresa continui anche quest’anno. 

Le compravendite di negozi e laboratori hanno, invece, registrato una ripresa in tutti i primi tre trimestri del 2021, registrando un +47,3% rispetto ai primi nove mesi del 2020. 

Hotellerie, uno dei settori più colpiti

Gli effetti più deleteri della pandemia li ha subiti il settore turistico su tutta la filiera: dal trasporto aereo fino al segmento ricettivo. In Italia nel 2020 la domanda ha subito un calo di oltre il 50%, con l’eccezione del turismo balneare, gli alberghi di provincia e le ville utilizzate per affitto turistico. I primi segnali di ripresa sono arrivati a partire da marzo 2021, anche se con volumi al di sotto del 2019.

Secondo i dati Istat negli hotel si registrano, nei primi 8 mesi del 2021, valori in rialzo degli arrivi, pari al +9,4% (31 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2020 (29 milioni). Anche le presenze sono cresciute, segnando una variazione del +15% (107 Milioni) rispetto allo stesso periodo del 2020 (93 milioni).

Dati, quindi, complessivamente in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma ancora in calo rispetto ai primi 8 mesi del 2019.

Le previsioni degli esperti internazionali dell’OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo) indicano una crescita progressiva del turismo internazionale per i prossimi 3 anni con un ritorno ai risultati conseguiti nel 2019. 

Lo shopping on line premia il settore della logistica 

Nel corso della crisi pandemica, le attività logistiche hanno giocato un ruolo importante, soprattutto nell’assicurare l’attività di rifornimento di prodotti di prima necessità, che hanno aumentato il volume di transito in modo esponenziale grazie anche agli acquisti on-line.

Secondo i dati del Politecnico di Milano, il valore del fatturato delle aziende di logistica conto terzi è pari a 86 miliardi di euro nel 2021 con un +3,5% rispetto al 2020, ma crescono anche i costi per energia (+24%), carburante (+13%), locazione (+2%) e del lavoro.

Vista la tendenza della domanda on line in crescita si conferma, anche nei prossimi mesi, una costante crescita del settore che per stare al passo con i tempi, dovrà sfruttare la transizione digitale e verde promossa dal PNRR.

di Rosa Tessa 

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