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Estinzione anticipata del mutuo: in che cosa consiste e quando richiederla

Quando si stipula un mutuo con una banca, uno dei primi pensieri andrà probabilmente alla durata del piano di rientro e all’importo di ogni singola rata. È possibile, però, anche richiedere l’estinzione anticipata, totale o parziale, del mutuo. Significa cioè restituire all’istituto di credito tutto il capitale residuo in un solo pagamento, senza attendere la scadenza naturale del finanziamento, ovvero il versamento dell’ultima rata.

Si tratta di una scelta che viene presa in considerazione, per esempio, con l’arrivo di una somma extra rispetto alle normali entrate, rappresentata magari da un’eredità. Bisogna fare attenzione, però, perché magari non sempre conviene procedere in questo modo.

Cos’è l’estinzione anticipata del mutuo

L’estinzione anticipata del mutuo è una procedura con la quale il debitore rimborsa alla banca la quota di capitale rimanente, prima della scadenza prevista ufficialmente dal contratto. Viene disciplinata dall’articolo 120ter del Testo Unico Bancario, che prevede sia l’estinzione totale che quella parziale.

Estinzione totale o parziale

Quando si parla di estinzione totale del mutuo, si indica il versamento in un’unica soluzione di tutto l’importo residuo. Potrebbero esserci però dei costi aggiuntivi, come il pagamento di una penale per i finanziamenti accesi prima di febbraio o aprile 2007 e l’ammontare degli interessi maturati dalla banca tra il versamento dell’ultima rata e l’estinzione completa.

Attraverso l’estinzione parziale, invece, è possibile restituire alla banca solo una parte del capitale rimanente. Lo scopo è quello di ridurre comunque il debito complessivo e quindi ottenere rate con una cifra più basso oppure per accorciare la durata del piano di finanziamento.

Come si calcola l’estinzione anticipata del mutuo

Il calcolo per l’estinzione anticipata del mutuo deve essere affidato alla banca. Il capitale residuo si può comunque trovare già all’interno del piano di ammortamento, che è stato consegnato al debitore non appena il contratto di finanziamento era stato stipulato. Non è detto che l’estinzione corrisponda esattamente al giorno di scadenza di una rata e quindi l’istituto di credito aggiungerà a quel valore anche i cosiddetti dietimi giornalieri, ovvero le quote giornaliere della rata maturate fino al momento esatto dell’estinzione.

Quando conviene l’estinzione anticipata

L’estinzione anticipata del mutuo conviene soprattutto per ridurre gli interessi prodotti dal debito, con il risultato di pagare un totale più basso rispetto a quanto previsto al momento della stipula del contratto.

Prima di procedere all’estinzione anticipata del mutuo è bene chiedersi se sia effettivamente conveniente oppure no. Una delle prime clausole da tenere presente riguarda appunto l’eventuale applicazione di penali per i contratti che lo prevedono.

Una seconda, invece, si riferisce in particolare al piano di ammortamento alla francese. In questo caso specifico, infatti, la quota di interessi all’interno della rata è maggiore all’inizio e si riduce a mano a mano che il piano di ammortamento procede. Una volta superata la metà del percorso, non si riscontra un gran risparmio sul fronte degli interessi se si decide di richiedere l’estinzione anticipata del mutuo. Da un punto di vista economico, quindi, potrebbe non valerne la pena. 

Come richiederla

Per richiedere l’estinzione anticipata del mutuo bisogna rivolgersi alla propria banca, chiedendo appunto il calcolo della somma da versare. L’istituto di credito fornirà inoltre un apposito modulo da compilare e indicherà tutti gli eventuali documenti che sarà necessario presentare.

di Giulia Dallagiovanna

Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.

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