Crescono a buon ritmo le richieste di liquidità finalizzate all’acquisto di immobili da parte delle famiglie italiane, sempre più interessate a fare investimenti nel mattone. Si rivede anche l’importo medio richiesto, che adesso si fa più consistente, e si evidenzia un aumento della domanda di credito soprattutto da parte degli under 35.
Questa è la fotografia messa in luce dalle ultime analisi condotte da Eurisc sull’andamento delle richieste di mutuo e surroga nel nostro paese. Ma entriamo nel dettaglio.
Mutui e surroghe per la casa: bene la prima parte dell’anno
Secondo i dati evidenziati dall’analisi, i primi sei mesi di quest’anno si sono caratterizzati per le ottime performance di mutui e surroghe, che sono cresciute su base annua del 20,6%.
Si tratta di un valore importante, specialmente se considerato in un contesto fortemente influenzato dagli effetti della pandemia e del lockdown, che conferma una bella ripartenza del settore e una buona vivacità del mercato immobiliare residenziale nazionale.
Nonostante infatti il mese di giugno abbia visto una leggera contrazione della domanda di credito (-4,4%), gli esperti si dicono fiduciosi per ciò che riguarda il prossimo futuro.
I giovani acquistano casa grazie agli incentivi
Si consolida la domanda di credito da parte degli under 35 nel primo semestre del 2021, trend ben confermato anche dal Barometro Crif che sottolinea come la fascia tra i 35 e i 44 corrisponda al 33.3% delle richieste totali, seguita da quella compresa tra i 25 e i 34 anni che invece corrisponde al 26,6%.
A sostenere le richieste degli under 35 ci sono gli incentivi messi a punto dal Governo, che vedono un’incidenza di questa fascia per il 29,2% del totale, in crescita di quasi tre punti percentuali rispetto al 2020.
Si rivedono gli importi richiesti
Ad aumentare non è solamente il numero di richieste di mutuo, ma anche l’importo medio richiesto che nei mesi presi in esame ha segnalato la cifra più alta degli ultimi dieci anni, per posizionarsi sui 138mila euro circa.
L’importo più richiesto dagli italiani, più in generale, è quello compreso tra i 100mila e i 150mila euro, che nei sei mesi di riferimento corrisponde al 30% delle richieste totali, seguito dalla fascia di importo dai 150mila e i 300mila euro (25,5%).
di Francesca Lauritano
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