Tutti conosciamo l’espressione “essere zen” che usata comunemente vuol dire essere più che tranquilli, imperturbabili.
È uno stato della mente e dello spirito che dipende interamente da una nostra intuizione. Il suo scopo è fornirci una via che ci riporti al nostro vero “io”, al presente, al “qui e ora”, distaccandosi dalle distrazioni inutili e dagli atteggiamenti mentali che ci isolano dalla realtà.
È un’attitudine e non una fede.
Perché fare un giardino Zen?
Il giardino zen aiuta a raggiungere un equilibrio interiore, una pace interna; aiuta a stare con sé stessi e a contrastare l’energia negativa.
È un giardino essenziale, privo di decorazioni; è un luogo dello spirito. Il giardino Zen deve essere essenzialmente un luogo nel quale ritrovare il proprio benessere mentale e fisico circondati dalla sola natura.
I principi del giardino zen
I principi fondamentali di un giardino Zen sono semplici:
- L’asimmetria: riguarda le forme degli elementi contenuti nel giardino; infatti, tutto ciò che è simmetrico è artificiale. Le forme devono essere sinuose e piacevoli.
- Il contrasto: è fondamentale. Infatti, vengono fatti degli accostamenti contrastanti, ad esempio degli alberi grandi ed alti vicino a degli alberi bassi, un canneto vicino al sentiero e delle rocce vicino ai laghetti.
- La disparità: viene utilizzata per evitare le simmetrie degli elementi contenuti nel giardino; se si osserva con attenzione ogni gruppo di elementi richiama sempre un triangolo.
- La natura: è il principio e la fonte fondamentale per chi progetta o realizza un giardino giapponese Zen.
Elementi indispensabili
Gli elementi indispensabili per la realizzazione di un giardino Zen sono:
- Ghiaia e sabbia bianca che vengono movimentate creando l’effetto delle onde, tramite dei disegni ondeggianti o tondeggianti.
- Pietre, semilavorate in maniera grezza, con forme irregolari e sistemate in modo casuale ma con precisi canoni estetici per creare un vialetto. Il percorso creato con le pietre non deve essere mai chiuso e non deve tornare su stesso; deve essere lineare e portare in un luogo non visibile all’entrata, come un prato o un piccolo boschetto.
- L’Acqua è uno degli elementi sempre presenti all’interno del giardino Zen, anche in forma figurale. Infatti, viene spesso rappresentata da ghiaia o da sabbia su cui si disegnano le onde.
- Piante: possiamo inserire piante di origine giapponese come bambù, pino, acero, rododendro. Trasmettono nell’osservatore, un senso di pace ed armonia, inoltre, sono piante sempreverdi. Un’importante distinzione deve essere fatta tra le piante femminili e le piante maschili; le prime hanno una forma bassa e tondeggiante, mentre le seconde sono alte e spigolose.
Tutti gli elementi devono essere in numero dispari, molto ricorrente il numero tre, questo per evidenziare la casualità della composizione molto simile a quella visibile in natura.
Come realizzare un giardino zen in miniatura
Più facile è realizzare dei veri e propri giardini Zen in miniatura, che vengono anche chiamati giardini da tavolo per le loro misure ridotte.
Vengono usati come un angolo di meditazione e non hanno bisogno di eccessiva manutenzione. Anche se in miniatura, rispecchiano tutti i canoni tradizionali, come il posizionamento delle pietre o le onde rappresentate dalla sabbia.
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