Non è uno scenario roseo quello dipinto dal report di Istat che ha preso in esame comportamenti e opinioni dei cittadini durante la seconda ondata della pandemia Covid. L’indagine condotta tra dicembre 2020 e gennaio 2021 evidenzia infatti che circa un quinto della popolazione (il 22,2%) ha incontrato difficoltà nel far fronte ai propri impegni economici come, ad esempio, pagare il mutuo, le bollette o l’affitto.
Più nel dettaglio,
- il 13,4% degli intervistati (o un loro familiare convivente) ha avuto problemi col pagamento delle bollette (e tra questi l’11,8% ha dovuto rimandarne il pagamento, il 9,1% non è riuscito a pagarle);
- il 6,3% non è riuscito a pagare le rate di un mutuo o di un prestito o le spese necessarie per i pasti;
- il 6,7% non è riuscito a pagare l’affitto;
- il 16,5% ha dovuto rinunciare alle vacanze;
- il 13,9% non è riuscito a fare fronte a una spesa imprevista.
Le classi più colpite
Quali sono le fasce di popolazione più in difficoltà? Lo studio Istat rivela che i più colpiti sono gli under 55: la quota di chi ha avuto almeno uno dei problemi economici sopra elencati diminuisce significativamente dopo questa soglia. Nello specifico, si passa dal 28,5% dei 35-54enni al 14,6% di chi ha più di 64 anni.
Anche in questo caso il titolo di studio rappresenta un fattore rilevante: il 28% delle persone con licenza media ha avuto almeno uno dei problemi economici considerati. Di contro, i laureati si fermano al 15,6%.
Le aree più penalizzate
È il sud ad avere il bilancio più pesante: qui è il 30,7% dei cittadini ad aver avuto un problema economico, rispetto al 18,4% del nord e al 17% nel centro. Ed è sempre nel Mezzogiorno che si è rilevata più di frequente la compresenza di un maggior numero di difficoltà; il 12,2% ha dovuto affrontarne almeno quattro: valori doppi rispetto al nord (6,0%) e tre volte quelli del centro (4,1%).
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