Dopo tre anni di stallo alla Camera, finalmente è stato approvato all’unanimità il disegno di legge per il recupero dei piccoli Comuni italiani. Sono 5.585 i centri con meno di 5.000 abitanti che rientrano nel Piano Nazionale per la riqualificazione dei borghi che punta sia alla messa in sicurezza sia al recupero dei centri storici abbandonati che, una volta ristrutturati, possono diventare alberghi diffusi a sostegno di un turismo dolce e sostenibile.
Il fondo prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro che possono essere investiti dai borghi tra il 2017 – anno entro cui si auspica l’approvazione del Senato e quindi l’ufficialità della legge – e il 2023. Tra gli interventi che sono previsti dal Piano figura anche la maggiore diffusione della banda larga anche nei centri più piccoli; l’estensione efficace dei servizi; la strutturazione di itinerari turistici sostenibili e di attività di promozione delle filiere agroalimentari a corto raggio tipiche dei nostri piccoli centri. Inoltre si punterà a mettere in sicurezza le strade e le scuole così come si potranno rendere più efficienti da un punto di vista energetico gli edifici pubblici.
Ai piccoli Comuni sarà concessa la possibilità di comprare e recuperare case cantoniere e ferrovie dismesse per poterle inserire in progetti turistici o in attività pubbliche di vario genere. Secondo i firmatari del disegno di legge, il piano sarà uno strumento in grado di poter esaltare e coordinare la storia del nostro Paese, spesso ospitata in questi borghi, con l’avanguardia ambientale e tecnologica. Anche l’Anci si è dichiarata soddisfatta del risultato nell’ottica di un progetto che favorirebbe il controesodo verso piccoli paesi spesso dimenticati. I dubbi sono stati sollevati da alcuni deputati che reputano 100 milioni di euro una cifra esigua rispetto alle reali necessità: i borghi rappresentano il 79% del totale dei Comuni italiani e ospitano il 18% della popolazione, contando 10 milioni di abitanti. Qui viene prodotto il 93% dei prodotti riconosciuti come DOP o IGP e il 79% dei più pregiati vini italiani. Servirebbero così più risorse laddove queste non devono essere considerate come una spesa ma come un proficuo investimento.
Fonte: https://www.immobiliare.it/news/piccoli-comuni-pronto-il-piano-nazionale-per-il-recupero-28537