Gli italiani sono sempre più attenti ai costi del riscaldamento nelle loro abitazioni. A dirlo è una ricerca Eurostat e a confermarlo è l’aumento nell’ultimo anno delle richieste di installazione di impianti di riscaldamento più efficienti. Richieste concentrate soprattutto nelle regioni del Nord e del Centro Italia, mentre al Sud si preferiscono ancora oggi i sistemi tradizionali.
Un esempio di riscaldamento efficiente è la pompa di calore, che utilizza una tecnologia ecologica ed economicamente conveniente per riscaldare l’abitazione. La pompa di calore sfrutta la termodinamica per trasportare l’energia sotto forma di calore da una stanza all’altra mantenendo calda tutta la casa. Ha poi il non trascurabile pregio di far risparmiare sulla bolletta e, al momento dell’installazione, permette di approfittare delle detrazioni fiscali relative alla ristrutturazione.
La pompa di calore più diffusa è la cosiddetta aria-aria: si tratta del condizionatore utilizzato in modalità “aria calda” per l’inverno. Essendo collegata alla rete elettrica, il suo costo energetico è piuttosto elevato. C’è poi l’opzione aria-acqua, grazie alla quale si trasmette al circuito di riscaldamento l’energia recuperata dall’ambiente esterno. La posa ha un costo più elevato rispetto al condizionatore, ma il risparmio energetico è di gran lunga superiore. Discorso simile (posa costosa ma alto risparmio) per la pompa di calore geotermica, capace di sfruttare il calore naturale della terra. Tra i modelli più efficienti vi è l’impianto acqua-acqua: quest’ultima utilizza l’acqua che si trova nel sottosuolo, che si mantiene calda anche nei periodi più freddi, per creare energia.
di Giovanni Marrucci
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